Alessandro Abbio, che il 6 aprile sarà in campo all'Old Star Game, è stato intervistato da Alessio De Giuseppe.

Ecco un estratto della sua intervista, che sarà pubblicata in maniera integrale sul prossimo numero di VMagazine, a breve in edicola.

Sarà una situazione molto particolare perchè ci rivedremo sul rettangolo di gioco. Siamo tanti della mia leva, del 1971: io, Hugo Sconochini, Gregor Fucka, Carlton Myers. Spesso ci siamo incontrati a bordocampo o da avversari in panchina in ambito giovanile (anni fa vinsi una final four contro Gus Binelli con un Under 17) ma su un campo di gioco mai, sarà molto divertente. Lo si fa poi ancor più volentieri se lo scopo della rimpatriata è a scopo benefico, fa sempre piacere aiutare persone e bimbi in difficoltà che non hanno avuto la fortuna che abbiamo avuto noi. Dunque ci rimetteremo i calzonicini e ci reincontreremo sul campo del PalaDozza, sarà una serata molto carina, con tante situazioni buffe ma allo stesso tempo con tutti che vorranno fare bene, nei limiti del massimo rispetto. Il mio esordio assoluto, ai tempi di Torino, fu proprio al PalaDozza contro la Virtus, il problema è che era il 1988, chissà come sara ora...

Gli anni in Virtus? Sono periodi della vita che ti segnano per sempre, sono stati otto anni veramente super. Ricordo in particolare il primo giorno in cui sono arrivato, la stagione del 2001 con il grande slam, quella del 94’-95’ dove vincemmo lo scudetto per il terzo anno consecutivo e il 98’ quando vincemmo la Coppa dei Campioni per la prima volta. Qualche settimana fa ero la a Bologna per seguire le finali di Coppa Italia e la gente quando mi fermava aveva piacere di ricordare insieme a me proprio quegli stessi episodi. E’ inevitabile ritornarci, in quegli anni vincemmo davvero moltissimo. Cose piacevoli, ricordo gli otto anni in maniera importante, seguo sempre la Virtus quando mi è possibile, a volte torno anche al palazzo e rivedo con grande piacere anche la tifoseria, sta meritando i successi di questa stagione dove è giusto che le Vu Nere coltivino concretamente il sogno di ottenere l’unico posto a disposizione per la promozione.

Chi è favorito? C’è un bel gruppo, Biella in finale con la Virtus ha fatto veramente molto bene. Trieste ha un organico misto fra nuove leve, ragazzi giovani con talento e vecchia guardia con un certo tipo d’esperienza. Poi non dimenticherei squadre che hanno messo in difficoltà Bologna come Ferrara e Ravenna, da tenere in considerazione. In questo momento però è la Virtus prima in classifica, dopo aver superato un periodo difficile avendo avuto problematiche dal punto di vista fisico credo abbia davvero reagito molto bene. I conti però si fanno alla fine.

VIRTUS, DOMANI IL NUOVO CDA
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE