A margine della presentazione di Arco Campus, il capitano della Virtus Andrea Michelori è stato intervistato dai giornalisti presenti.
Ecco le sue parole:

La Virtus era stanca? Alla fine dei 50 minuti può essere, si sentivano sulle gambe. C'è un po' di rammarico per il secondo quarto, potevamo chiudere la partita. Se avessimo tenuto quel vantaggio fino all'intervallo avremmo potuto gestirla meglio nel secondo tempo, partendo da un +18. Così non è stato, loro hanno trovato tiri importanti - Brkic su tutti - e hanno raccolto una vittoria un po' per il fattore campo e un po' perchè avevano più energe di noi.

Il fatto di esserci di nuovo tutti vi costringe a rimodularvi. Questo è vero, dobbiamo capire i nuovi automatismi, in primis noi e poi l'allenatore. Lui avrà già un'idea migliore, e noi dovremo adattarci. Prima forse eravamo in pochi, ora non dico che siamo tanti, ma dobbiamo capire con intelligenza come essere utili alla squadra nei minuti che ci verranno dati.

La decisione di non fare turnover? E' ancora un po' presto. Ieri c'è stato ampio minutaggio per alcuni e meno per altri. Ma è solo una partita. Dobbiamo imparare tutti, come impiegarci e noi a essere all'altezza nei minuti che abbiamo. Ovviamente noi giocatori dobbiamo cercare di mettere in difficoltà l'allenatore facendo il meglio, e ricordandoci tutti che l'obiettivo importante è vincere.

E' importante finire primi? E' importante, non indispensabile, ma è una cosa che ci riempirebbe di orgoglio, di convinzione e ci darebbe il fattore campo. Sì, è importante.

Il video, grazie a Laura Tommasini di Sportpress.

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