Il presidente della Fondazione Virtus Pietro Basciano è andato a visitare la sede del Resto del Carlino e nell’occasione è stato intervistato da Angelo Costa. Tra l’altro, Basciano ha confermato le indiscrezioni uscite sul prossimo CDA Virtus, con l’ingresso di Stefano Zunarelli e il ruolo di consigliere delegato per Daniele Fornaciari.

Ecco le sue parole:

Della Virtus mi chiedono regolarmente tutti: il presidente Petrucci, i vertici dell’Eurolega, ovviamente i tifosi che mi riconoscono. Pensate forte che io non ci tenga a riportarla dove merita?

Che idee ho per la Virtus? Una in particolare: rivederla più in alto di dov’è adesso.

Basta la fiducia? L’ambiente bianconero ne avrà di più tra qualche settimana: dopo le ultime vicende societarie, siamo ripartiti con più carica.

Servono soprattutto soldi? L’obiettivo è trovare soci interessanti, che diano una mano alla Virtus.
C’è interesse? Qualcosa si muove. Dobbiamo trovare il modo di dare a chi entra di ottenere qualcosa in cambio del suo impegno.

Come cambierà la Fondazione? Nella struttura, lo avete già scritto voi del Carlino: Maurizio Mazzieri sarà il vice, Daniele Fornaciari consigliere delegato, ed entrerà Stefano Zunarelli, tifoso bianconero da oltre 50 anni. Resterà Claudio Albertini, persona competente e squisita: sarebbe il segretario ideale dell’ente.

E a livello pratico? Cercheremo di partecipare di più alla vita della città, appoggiando e promuovendo convegni e iniziative. Non solo sportive.

Cosa mi aspetto dal campo? Visto adesso, sembra un campionato con quattro squadre davanti e tutte le altre un passo indietro: se Pittman continua così e i guai fisici lasceranno in pace Ray, non è impensabile raggiungere un piazzamento playoff migliore di un anno fa.

Magari tornando in Coppa? Ce l’hanno chiesto tempo fa, ma in società abbiamo pensato che non eravamo pronti. E poi a una piazza storica come Bologna bisogna dare una coppa di qualità, non una qualsiasi.

E’ curioso che il presidente della Fondazione Virtus debba tutelare la Fortitudo come numero uno di LNP? Faccio l’interesse delle mie associate. Come è accaduto nel caso Drucker: inizialmente ho fatto da tramite tra la Fortitudo e la FIP, poi la vicenda ha seguito altri canali e sono contento che si sia risolta per il meglio.

Credo che il basket possa tornare su una via italiana? Parlate con uno che ripete a Petrucci che l’inno nazionale suonato davanti a dieci americani è un’anomalia e la colpa non è dell’inno. Come A2 faremo un All Star Game a Rimini con gli under 23 e due soli USA: c’è molto lavoro da fare sull’argomento, ma serve per migliorare la visibilità di questo sport.

IMOLA - FORTITUDO, IL PREPARTITA
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE