Qualche temporale estivo non lo faceva uscire, parafrasando quel Battiato che Waimer – esperto di Gianni Drudi e poco altro – aveva sentito solo nominare. Ma soprattutto spiegava come la stagione si stesse rompendo e, per forza di cose, si stesse arrivando alla fine di tutto. Ancora qualche giorno, prima di attivare l’ormai pluritrentennale sassofono di quei Righeira che narravano di come l’estate stesse finendo, e prima di chiudere baracca e burattini. Nel frattempo c’era ancora spazio per qualcosa: un racchettone, una sfida a bocce – qualcuno continuava a giocarci, strano ma vero – e le solite lamentazioni dei paleosauri ultra centenari che scendevano in Riviera solo a settembre e brontolavano perché ogni tanto pioveva. Faticaccia.


Waimer - Ragazzi, sentite, io vorrei cominciare a chiudere bottega, voi che intenzioni avete? Perché l’estate sta finendo, un anno se ne va, languidi brividi eccetera. Ma voialtri non vi spostate da qua.

Piccy - Tranquillo, un’altra settimana e poi finiamo tutto. Intanto è bellissimo vedere come i nostri abbonati siano già oltre quota tremila. Tremila. E.. invece, te? Sei arrivato a trenta? A Trecento?

Bavvy - Non ti preoccupare, che quando ci sarà bisogno poi verremo a cercarti e nel derby ci divertiremo noi. Tu pensa pure ai pugni sullo sterno, agli striscioni, al fashion e ai culi di Mancinelli. E non pensare sempre, sempre a noi. Perché, mi chiedo io, ad ogni intervista con uno dei vostri eroi c’è sempre una battuta verso di noi? Ma non avete niente altro a cui pensare? Virtus, Virtus, aspettiamo il derby, quell’altro con i Virtus intestinali (ma si è visto il bulbo che ha? E parla anche?). Io lo chiamo complesso di inferiorità, poi tu chiamalo come ti pare.

Piccy - Guarda, non ti faccio la battuta su chi ha complessi di inferiorità e su chi E’ inferiore. Però guardati bene: noi siamo entusiasti di quello che ci sta capitando, faremo il pienone ad ogni partita, non vediamo l’ora che qualcuno metta di nuovo il microfono in un timeout di Boniciolli per avere un altro slogan e un’altra maglietta. Tu? Tu non sai se abbonarti, sei in protesta con i tuoi dirigenti, magari scopri il venerdì che la domenica non giocherai a Casalecchio perché è stato inserito un concerto di Adriano Pappalardo, Come faccio a non pensare a quando ti faremo mangiare tutti questi anni in cui ti siamo mancati?

Bavvy - Non pensare che il tifoso medio nostro sia uno che si lamenta sempre. Ce ne sono anche tanti che non vedono l’ora di rivedere i propri colori. Ce ne sono tanti che si sono entusiasmati per due amichevoli vinte, perché… vedi, non avete il monopolio della passione. Anche noi viviamo per la nostra Virtus, solo che.. non è che dobbiamo sbandierarlo anche quando andiamo in bagno. Ma stai sicuro, stai sicuro, che anche ai nostri giocatori stanno spiegando che il derby lo dovranno affrontare in un certo modo. La differenza è che non hanno bisogno di ripeterlo ad ogni apparizione di microfono o bloc notes per arruffianarsi la platea.

Waimer - Scusate, ragazzi, ma ‘sto derby quando cavolo sarebbe?

Piccy - Il primo a Natale, il 23 o 25 dicembre, a Casalecchio. Sempre che Casalecchio non sia occupato dal tour dei Cugini di Campagna.

Waimer - Mancano tre mesi e state già qua a rompere i maroni alla gente?


Waimer non aveva capito che, in fin dei conti, il derby è uno stato mentale. Di quelli che non possono essere nascosti in un qualche meandro del cervello, sonnolente, per uscire solo alla vigilia delle partite. Era la differenza tra la cosiddetta Basket City e il resto del mondo canestraro. E anche lui, in fondo, verso Natale si sarebbe incuriosito per la faccenda. Ma ora gli sembrava troppo lontano: meglio pensare ad iniziare a spolverare i pedalò per metterli nei ripostigli invernali, in attesa di chiudere definitivamente la stagione.

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