Le parole di Boniciolli alla vigilia della casalinga con Imola.

“Settimana scorsa, prima dell’infausta partita con Ferrara, per evitare di sentirmi rinfacciare i lamenti, non avevo detto che Gandini sarebbe stato fuori per problemi alla schiena, per poi sentirmi dire che sono stato un coglione a non averlo messo. Bene: oltre a Marchetti, che ha fatto benissimo contro Reggio Emilia ma ha preso un colpo molto forte, ieri nell’allenamento è successo che Montano è caduto marcando Candi, e cadendo di schiena sul parquet lo ha falciato. Io ne ho persi due: Candi caviglia storta, Montano cammina con difficoltà. Ad oggi ci mancano tutti e tre, quindi se non giocheranno è per questo. Candi probabilità zero, Montano 5%, Marchetti 25%. Questo dopo una settimana di eccellente lavoro tecnico, come era comunque successo anche dopo Ferrara, e con una situazione emotiva complessa perché potevamo fare 7-2 nel girone di ritorno ed essere quindi la migliore nel parziale. Domenica abbiamo sprecato una occasione importante, e sarebbe stato meglio perderla con il tiro di Mastellari che non per ingenuità collettiva finale. Ma, per questo, questo altro, contro una squadra che ha gli stessi punti di chi ci ha battuti in casa (Udine e Ferrara), diventa importantissimo, dato che Imola come tutte verrà qui sapendo di non avere niente da perdere. In casa prendevamo 69 di media, simili ai 68 dell’anno scorso, ma di recente in difesa concediamo più punti anche se ne facciamo di più. Questa è la chiave del problema, non ne possiamo concedere 74 a gara, e questo lo abbiamo evidenziato alla squadra. La fiducia che io ho è che questo sia un dato su cui intervenire, possiamo avere le mani quadrate, ma in difesa dobbiamo essere affidabili, perché questa è organizzazione, ed è un elemento su cui è più facile intervenire. In questa società non esistono partite non importanti, ma quello che brucia è fare una partita di grande impatto a Trapani dopo allenamenti durissimi, facciamo una amichevole contro Padova con grande impegno e concentrazione, facciamo punto a punto con Reggio Emilia in una gara che non ha avuto nulla di amichevole e ci siamo menati in serenità e allegria. Poi approcciamo Ferrara in modo diverso, inferiore, e perdiamo. Potevamo essere la migliore in assoluto nel girone di ritorno, e ce la siamo mangiata in quel modo. Perdendo palloni che erano andati dove dovevano andare, sbagliando liberi. Ecco, dobbiamo essere incazzati, e ora dobbiamo capire se questa sconfitta abbia generato incazzatura tale da cambiare l’atteggiamento. E la consapevolezza non si prende sul mercato, deve essere una precondizione”

Però il problema va avanti da molto. “Non lo dico come scusante ma come aggravante: noi stiamo offrendo ad un gruppo di giocatori, giovani come età o come carriera, una grande possibilità. E’ una grande opportunità di crescita, e ci aspettiamo in cambio consapevolezza di questa opportunità. Altrimenti è chiaro, al di là delle sciocchezze sul ‘se veniamo promossi Boniciolli resta, altrimenti va via’, che sono cose dette in malafede, che se faremo un buon playoff ma senza promozione, non è che potremo andare avanti con questa politica in eterno. Un mancato avanzamento, che è possibile con una promozione su trentadue, dovrebbe portare a cambiare qualcosa: chi è in testa ha una base di veterani molto solida, noi abbiamo solo Mancinelli e Gandini. Questa è stata una scelta mia, condivisa con la società, di provare a vincere (non intendo il campionato, ma diventare più concreti) in questo modo. Io punto ad arrivare in semifinale, poi vediamo quello che succede, e vorrei fare come Brescia: questo è il nostro secondo anno in A2, Trieste ad esempio è qui da più anni, noi veniamo da anni di oblio. E per questo ci aspettiamo qualcosa in cambio rispetto a quanto offriamo. Abbiamo nove persone che si occupano a tempo pieno di questa squadra, questo significa vivere una realtà strutturalmente simile a chi fa le coppe europee. E ci alleniamo al meglio, e ora tocca ai giocatori mettere il proprio. Non è un caso che contro tutte le prime in classifica andiamo bene e abbiamo scontri diretti positivi. Abbiamo questo vulnus, e io sto dicendo ai giocatori che la Juventus è in testa non perché batte l’Inter, ma perché fa 1-0 a Crotone. Abbiamo perso in casa con Udine e Ferrara, in trasferta a Piacenza e Imola: ripeto che rifarei queste scelte, senza investire su veterani che ci vincono queste partite ma che poi andrebbero cambiati in caso di promozione. Ci si lamenta che in Italia non vengono date chances ai giovani: qui le diamo, ma se non le cogli arriva poi un altro”

(Foto di Fabio Pozzati)

Il video, realizzato da Laura Tommasini di Sportpress

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