Riceviamo e pubblichiamo articolo riguardante il BSL uscito oggi sul Carlino



NOMEN OMEN, nel nome la propria sorte, il proprio mandato. Alla Bsl San Lazzaro, dove l'acronimo cela il
nobile assunto che il basket salva la vita, certe missioni sono infatti congenite. E per un allenatore, intento ad
adeguare le metodologie d'insegnamento alle nuove generazioni di ragazzi, è indispensabile saperli riconoscere,
capire e ascoltare.
È questo alla base di ' Bsl High School', il rivoluzionario progetto sanlazzarese coordinato da Francesco 'Bidi'
Bettazzi, ex coach di prima squadra e vivaio biancoverde, l'anno scorso in forza alla Spes Vis Imola in serie C
Gold. "Quando affronto l'insegnamento di un fondamentale con un ragazzo di 16 anni -spiega coach Bettazzi- ho
le mie certezze sulla tecnica e mille dubbi sul ragazzo che ho di fronte. 'Bsl High School' è un percorso pilota per alcuni gruppi del settore giovanile Bsl e nasce come tentativo di rispondere ai miei mille dubbi.
Quattro le squadre coinvolte: gli U20 Dng, gli U18 Eccellenza ed Elite e gli U16 Eccellenza. Un progetto mirato,
al centro del quale scende in campo una disinibita e precoce generazione di ragazzi intercalati nella rete social , che vivono relazioni simmetriche, la crisi delle istituzioni e una generale percezione del futuro più minacciosa che promettente. "Una società che ha nel nome la propria missione, Basket Save My Life, potesse essere
interessata ad approfondire un approccio diverso, più integrato tra il giovane giocatore e il ragazzo che è in lui.
Un approccio che non si limiti a costruire semplicemente progressioni didattiche utili solo dentro i limitati spazi
di una palestra, ma un approccio che abbia chiaro che senza la crescita e la responsabilizzazione del ragazzo il
giovane giocatore non avrà un brillante futuro, dentro e fuori dal campo".

Tra le iniziative che connoteranno il programma spicca 'Life Skills in campo', guidata da Alessandro Todeschi,
psicologo dello sport ed ex giocatore di serie B. "Ai ragazzi sta trasferendo la capacità di indirizzare in modo
costruttivo e positivo tutte le loro emozioni, anche quelle negative. A noi coach sta insegnando invece la
capacità di leggere nel gesto tecnico, nella postura, nelle parole e nei silenzi l'eventuale disagio del giocatore e quindi del giovane. Domenica lavoreremo sulla tecnica cinestetica, ossia la capacità di un giocatore di dare vita
nella propria mente a un gesto tecnico, attraverso immagini e sensazioni prima che esso venga realmente
realizzato. Questa tecnica è particolarmente utile nei tiri liberi".
High School dentro e fuori dal campo. "La pratica sarà la prassi di tutta la nostra attività -conclude- al punto che apriremo i battenti, da metà ottobre a maggio, ogni settimana tutti i lunedì alle 6,30 del mattino. Vogliamo
infatti che i ragazzi che vanno a scuola a San Lazzaro comincino la loro settimana divertendosi in palestra e
imparando "praticamente" una cosa nuova in campo, prima di entrare "nell'altra scuola", magari entrandoci più
ricettivi e soprattutto più positivi".

Giacomo Gelati

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