Il presidente della Virtus Alberto Bucci è stato intervistato da Andrea Tosi sulla Gazzetta dello Sport
Ecco un estratto delle sue parole.

Sul valore della promozione. Tantissimo e non solo sotto l'aspetto sportivo. Più che una risalita è stata una catarsi. Avevamo bisogno di ripartire con uno spirito diverso dagli anni precedenti. Quella retrocessione nessuno la voleva, ma ci voleva. E' servita per spezzare anni di salvezze stentate che avevano allontanato molti tifosi. La stagione di A-2 ci ha purificati favorendo anche un ricambio generazionale tra i nostri abbonati. Oggi abbiamo tanti giovanissimi alle nostre partite.

Sul suo stato di salute. Non nascondo la mia malattia, gli esami non vanno bene, ma il basket mi dà una grande carica per vivere nel presente e per guardare ancora avanti.

Sul paragone fatto da Ettore Messina tra questa promozione e lo scudetto della stella. Ettore è sempre molto caro con me. Ha ragione perché non contano i titoli in sé ma il momento in cui li cogli. Questo successo rappresenta la nuova era Virtus. E questa squadra entrerà nel museo del club.

Sulla voce di aver salvato coach Ramagli dopo la sconfitta interna contro Casale. È stato il momento più difficile ma anche più decisivo della stagione. Gli siamo stati vicini, anche i consigli servono in un rapporto di condivisione. La squadra stentava ad inserire Stefano Gentile. Da lì ha fatto 6 successi di fila in trasferta che ci hanno lanciati in A.

Sulla nuova Virtus. Faremo 5 stranieri più 7 italiani. L'idea è prima consolidarci poi rinforzarci. Il prossimo campionato ci indicherà i ruoli sui quali intervenire con giocatori di qualità.

MARCO BELINELLI AGLI ATLANTA HAWKS
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91