Il presidente della Fortitudo Christian Pavani è stato ospite della trasmissione Sport Club, condotta Jack Bonora su èTV.
Ecco le sue principali dichiarazioni, nella trascrizione di Michele Fiorenza per Sportando:

“Cusin? Ci stiamo provando, lo abbiamo messo in difficoltà. Non abbiamo imposto nessuna dead-line perché non avrebbe senso. Ora la squadra è completa, il suo eventuale arrivo sarebbe un'aggiunta importante”

“Dovessimo andare in serie A, avremmo tutte le potenzialità economiche per affrontare la massima serie. Non saremo ai livelli della Virtus di oggi, ma giocheremo per una salvezza tranquilla, sempre meglio di una serie A2 ad alti livelli. La nascita della fondazione ha la finalità di creare queste basi. Ma il nostro obiettivo per il prossimo campionato è arrivare fra le prime otto, poi tutto quello che verrà lo vedremo”.

“E' stata fatta una squadra completamente diversa; si sono voluti esterni con punti nella mani. Ci sarà un cambiamento rispetto alle squadre passate”.

“L'arrivo di Carraretto? E' una persona seria e quadrata, che non ha mai fatto polemiche quando lo scorso anno sono state fatte scelte tecniche diverse. Serviva una persona che seguisse l'aspetto tecnico assieme al coach, e lui è stato felicissimo quando l'ho chiamato”.

“Bando per la gestione del PalaDozza? Prima lo leggeremo e poi valuteremo se partecipare. E' chiaro che cosi com'è il PalaDozza sarebbe tutto da rifare, ma non basta. Ciò che conta nell'avere un impianto di proprietà, è tutto l'indotto che ci sta attorno. Solo in questa maniera è possibile generare fatturati”

“Il progetto per il nuovo palazzetto? Sarebbe un impianto da 8000 persone. Ovviamente si tratterebbe di un investimento immobiliare, e le risorse arriveranno anche dagli attuali soci. Dove sarà? Ci stiamo pensando, ma deve essere comodo e vicino alla tangenziale. I tempi? Dipende dalla burocrazie per tutti i permessi necessari, ma spero in tre anni di avere un impianto tutto nostro”.

“Sponsor? Ballandi è molto amico della Fortitudo. Stiamo lavorando per coinvolgerlo sempre di più”.

“Provvedimenti per chi invade? Mettere in piazza le persone non è mai bello, ma chi ha sbagliato, invadendo il campo e mettendo le mani addosso ai giocatori di Trieste, è stato preso ed avrà il suo daspo. Ho parlato coi miei legali e c'erano i presupposti per poterci rivalere economicamente contro queste tre persone, ma abbiamo deciso di non andare oltre. Sarà già una punizione tenerli fuori per due anni. Ho anche parlato con queste tre persone, sono dispiaciute e pentite”

“Campogrande? Lo volevamo prestare a Trapani, così come anche Raucci, ma poi è intervenuta Cantù. Cosa è successo con Campogrande? Ha fatto una scelta diversa. Volevamo allungargli il contratto di altri due anni, mandandolo in prestito ad una società amica. Il suo procuratore si è impuntato, preferendo Montegranaro dove potrà giocare cinque minuti in più rispetto alla nostra proposta. Non ci facciamo prendere in giro da nessuno, decidiamo noi il percorso adatto su un nostro giocatore, e non ci pieghiamo a questi ricatti. Dispiace perché entrambi non hanno capito il progetto su un ragazzo che avrebbe avuto la possibilità di avere un ruolo da protagonista in A2. Di fatto Campogrande ha deciso di andare via dalla Fortitudo. Il suo procuratore ha avuto un ruolo determinante in questa scelta, ma credo che a vent'anni puoi avere l'autonomia di poter decidere dove andare a giocare. Inutile quindi poi fare post di addio sui social”.

Candi? Con lui la situazione è stata diversa. Aveva l'ambizione di giocare in A1, e lui per me è come un figlio, motivo per cui non gli abbiamo messo i bastoni fra le ruote. A Reggio avevo proposto un prestito, ma lo volevano comprare”.

“Il like di Candi sullo striscione contro Boniciolli? Non lo so non l'ho visto, ma un noto procuratore mi ha chiamato dicendomi che se lo avesse fatto un suo assistito non avrebbe più giocato da nessun altra parte”.

Il video integrale della trasmissione.

NOT IN MY HOUSE, LE FOTO DELLA SERATA FINALE
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