Il derby è una di quelle partite che fanno storia a sè, e il derby in trasferta ancora di più - visto l’altissimo impatto ambientale del PalaDozza - ma per la Virtus la partita di ieri è parsa simile a un film già visto in altre trasferte di quest’anno. Brutto approccio, pessima difesa e 24 punti subiti nei primi 6’. si affonda anche a -16, poi la sveglia e il resto della partita consta di un lungo, estenuante e vano tentativo di rimonta. Certo, di sicuro Lawson non stava bene - e si è visto - ma il resto della truppa di coach Ramagli ha fatto davvero fatica, sia come approccio che come gioco di squadra. Il solo Rosselli, spesso andando di iniziative invididuali, è stato offensivamente pericoloso lungo tutta la partita, mentre l’attacco bianconero troppo spesso si è limitato a sparacchiare da tre, anche per merito dell’ottima difesa della Fortitudo, che ha asfissiato Umeh e tolto ogni ricezione facile a Lawson. La Effe ha condotto dal primo minuto, portando sempre la partita dove voleva, e ha ampiamente meritato la vittoria.

La Virtus è una squadra che non molla mai - questa è la dote principale del gruppo messo insieme da Ramagli - e infatti anche ieri, dopo essere stati ricacciati indietro più volte, si è arrivati alla fine col tiro del -1 in mano. E’ però un dato di fatto che delle trasferte contro le squadre al momento qualificate ai playoff la Virtus ne abbia vinta una - a Roseto, avversaria tra una settimana per l’ultima di regular season - e perse sei, contro tutte le altre. Un altro dato di fatto è che i bianconeri nel girone di ritorno abbiano un record del 50% (7 vinte su 14) con appena due vittorie lontano dalla Unipol Arena, su otto partite.

Questo in ottica playoff non è molto incoraggiante, anche e soprattutto perché già da stasera le Vu Nere potrebbero perdere il primo posto e precipitare al terzo o o al quarto. Questo vorrebbe dire - se si arriverà così a fine regular season - finire nel lato di tabellone di Biella, e rischiare l’incrocio coi piemontesi - imbattuti in casa - già al secondo turno di playoff. Nel caso, il primo posto ovviamente non sarà stato perso ieri, ma i punti che mancano vanno cercati tra il doppio suicidio ferrarese (andata e ritorno) e Verona. Ma questa è - realisticamente - la situazione a oggi.

Non va mai dimenticato che la squadra è partita senza l’obiettivo della promozione, ma con l’idea di fare un buon campionato dando spazio ai giovani del vivaio, per riallacciare il filo rosso del rapporto col pubblico dopo la disastrosa retrocessione. Questo obiettivo è stato raggiunto in pieno.
In corso d’opera però la situazione è cambiata per due motivi: il primo è che la Virtus ha fatto un campionato sopra ogni aspettativa, facendo gara di testa per quasi tutto il campionato. Il secondo è che la proprietà è cambiata e le ambizioni pure, con Segafredo che ha messo come obiettivo la promozione, se possibile già da subito. In quest’ottica sembra chiaro che la Virtus abbia qualche “buco” da sistemare in chiave playoff, se ci si vuole giocare ogni carta possibile nella lotteria che porterà una sola squadra in serie A. Quello più grosso, ieri evidenziato dai problemi di falli di Spissu, è nello spot di cambio del play. Penna ieri ha giocato 5’ di enorme sofferenza, e in generale - soprattutto in trasferta - il minutaggio dei giovani bianconeri è ridotto ormai al lumicino. Le altre due alternative in regia, ovvero Spizzichini e Umeh, sono soluzione tampone e non danno le necessarie garanzie. L’unico intervento possibile sul mercato si orienterà in questa direzione, e anche i nomi di mercato usciti lo confermano. La società sembra avere un discreto gruzzolo da spendere, e se possibile andrebbe su un giocatore di livello dalla serie A, offrendo anche contratto per le prossime stagioni. Non si tratta però di una ricerca facile, perché tra i giocatori delle squadre che faranno i playoff e quelli sotto contratto anche per l’anno prossimo non sono molti quelli che sembrano potersi muovere, salvo ovviamente offerte clamorose. Alla chiusura del mercato ci sono ancora due settimane: la speranza è che la Virtus riesca ad assicurarsi un buon rinforzo per la volata playoff.

(Foto di Fabio Pozzati)

DERBY 105, IL DOPOPARTITA FORTITUDO
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91