Tutto è bene quel che finisce bene, e l’ultimo chiuda la porta, come si diceva un tempo. Non sarà stata fin qua una squadra particolarmente brillante e fruttifera, ma ci sono partite in cui si riescono a trarre conclusioni che, forse, vanno oltre i risultati e le classifiche. Vero che con le pacche sulle spalle e con i pareggi non si va molto avanti, ma è anche vero che, da qui a buttare in mare tutto quanto prodotto in questi mesi, di spazio ce ne era. E allora, riuscire a battere una discreta Ravenna sfruttando gli ultimi della panchina e i tagliati, dimostra che c’è cuore oltre gli ostacoli. E, forse, attaccamento alla maglia – retorico ma vero – che fa capire come il gruppo sia compatto. Festa delle banalità, ma così è. Con la partita del (quasi) ex, Nikolic, che fa nascere dubbi e misteri su cosa possa essere successo a questo soggetto. Studiato, valutato, approvato, esaltato, denigrato, disintegrato, tagliato, applaudito nell’ultima partita. Sa solo lui cosa possa essergli successo.

Non c’è, per Boniciolli, di che togliersi sassolini dalle scarpe e lanciarle verso i Porcellini Rosa: chi sta dalla sua parte continuerà a farlo, chi lo reputa un bagaglio continuerà a farlo, ma se i suoi principali referenti sono i giocatori, ecco, ieri delle risposte ne ha avute. Ora ci sarà da ricostruire la squadra con l’innesto (Legion), gli innesti, quel che sarà: la sfida è quella di prendere il meglio di questo gruppo e compattarlo con le nuove risorse che arriveranno, senza che l’abbraccio della truppa castri i futurestri, e senza che il futurestro vada a risucchiare i valori che hanno i gregari. Perché questa è una squadra che ha eccellenti gregari, ma che ha bisogno della punta che poi vinca gli sprint. Se saranno rose, fioriranno.

Shine on you crazy diamond - Gandini, in primis, meno spettacolo ma molta più concretezza di Knox, nato e poi afflosciatosi. Chiaro, poi, Nikolic: sarà forte, sarà scarso, ma di certo non è un mercenario, e il suo mettersi a disposizione con lacrime finali gli fa meritare l’applauso. Infine, Ruzzier: 15 di media nel girone di ritorno.

Another brick in the wall - Mancinelli come la Laura di Nek, entrando in modalità presanremese. Ma va bene lo stesso, se poi la vittoria arriva, e sarà felice pure lui di fare zero e portarla a casa che non quasiventellare e sbattere come in altre occasioni.

OZZANO, VITTORIA CONTRO MODENA
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE