Il centro della Fortitudo Ed Daniel è stato intervistato da Stefano Brienza su Stadio.

Ecco le sue parole:

Daniel, come sente lo spirito di squadra dopo queste due prime serie di playoff? Credo che ormai ci siamo resi conto tutti di avere il talento e la forza per portare la Fortitudo a giocare in serie A l’anno prossimo. Nel corso dell’anno abbiamo iniziato a capirlo e a connettere sempre più come gruppo, ed ora ci siamo messi nella posizione giusta per farlo. Ma dovremo fare tutto alla perfezione.

Nelle ultime dodici avete un record di 11 vinte e 1 persa, in overtime contro Agropoli. Parliamo di difesa dal primo giorno in cui ci siamo incontrati. Per tanto tempo non è stata il massimo, perchè avevamo bisogno di conoscerci meglio come persone e come giocatori. Poi abbiamo avuto un periodo centrale nel quale andavamo bene in alcune partite ma eravamo discontinui. Ora siamo alla fine di un percorso, siamo molto uniti, sappiamo cosa farà ognuno di noi sul campo.

Si aspettava di arrivare qui? Sì, assolutamente. Sono qui proprio per giocarmi queste partite, e vale per tutti.

Dal punto di vista tecnico l’infortunio di Flowers vi ha tolto molto, ma avete reagito subito. Chiunque sa quanto sia importante Jonte per questa squadra, e abbiamo dovuto subito metterci in testa che, come già successo durante l’anno, non potremo più avere il suo aiuto in stagione. Stiamo cercando di fare sì che ognuno porti alla causa un pezzetto di Jonte e dia qualcosa in più.

Nonostante le vittorie coach Boniciolli ha messo in discussione il vostro atteggiamento. A volte ci sentiamo troppo in fiducia e tendiamo a rilassarci. In partita questo non deve mai succedere, dobbiamo essere preparati e concentrati al massimo. Il coach ci insegna che dobbiamo sempre giocare come se fosse l’ultima gara, soprattutto nei playoff, che valgono molto di più di qualsiasi altra cosa.

E’ una regola: più si va avanti in primavera più bisogna salire di livello. Chiaramente in postseason funziona così. Ogni squadra arrivata a fine anno darà tutto quello che ha in difesa e in attacco, e dovremo essere pronti a migliorare sempre più a ogni passo che facciamo.

Quali reputa siano le vostre possibilità nella prossima serie? Credo siano buone, perchè ci arriveremo molto più riposati. E a noi non interessa chi arriverà. Se una squadra gioca veloce, rallentiamo i ritmi: se gioca piano, li alziamo. Togliamo i punti di riferimento e siamo preparati alle strategie di ognuno. Forse per questo sarebbe stato meglio Ferentino, perchè noi conosciamo bene Treviso, ma anche loro conoscono noi. In ogni caso credo che possiamo arrivare in fondo.

(foto Giuseppe Greco)

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