Federico Lestini, in estate era già praticamente presto dalla Fortitudo ma poi finito a Ferrara dopo la pesante contestazione del pubblico biancoblu, è stato intervistato da Lorenzo Montanari su La Nuova Ferrara.

Ecco le sue parole:

Sogna una bomba decisiva sotto la Fossa dei Leoni, che certamente non lo ama. Meglio non parlarne prima ma sarebbe l’epilogo di un libro scritto in maniera perfetta.

Intanto contro Matera sono giunti due punti d’oro... Fondamentali. Sapevamo che sarebbe stata una gara insidiosa e il primo tempo lo ha dimostrato. La loro panca corta e il fatto che ci siamo sciolti hanno fatto sì che il match diventasse più semplice.

Cosa ha fatto la differenza, secondo lei? La voglia nostra di arrivare al derby difficile a Bologna in maniera più serena e tranquilla.

La classifica diventa interessante. È molto corta. A parte Brescia, che è più su delle altre, c’è molto equilibrio; con due successi o due sconfitte sei sopra o sotto: adesso ci aspettano due gare, contro Bologna e Brescia, decisamente toste. Almeno un successo sarebbe fondamentale per noi.

Parliamo del derby di Natale? Affrontai con la Virtus proprio Ferrara sette anni fa, così non è una novità per me. Gara particolare per me, sapete tutti del trambusto estivo con la Fortitudo. Non mi aspetto un’accoglienza semplice, anche se non ci farò caso: cercherò di giocare come se niente fosse.

Lestini fu a un passo dalla Effe, ma la Fossa dei Leoni, la frangia più calda del tifo bolognese, fece di tutto per non farla approdare a Bologna.
Loro sono aggressivi e fisici. Anche gli arbitri sono intimoriti dall’ambiente. L’Eternedile è completa e tosta, Daniel ha giocato in Serie A: è atletico e fisico. Gli italiani giocano duro. Come atteggiamento mi sta piacendo Candi, che gioca da veterano. Conto di vedere una Bondi che si adegui alla loro fisicità.

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