Senti la parola playoff e ti vengono in mente faccende ben più nobili, all'inizio. Poi però pensi che non sia minimamente un problema, perchè quando si tratta di sfide di questo tipo, tutto sommato, conta vincere e non si ragiona più sulla latitudine a cui questo avviene. Bologna si prepara all'inizio della rumba, che per via delle giornate sfalsate, dei turni fitti e tutto il resto, porterà a palloni rimbalzanti pressoche ogni giorno: starà poi a Sky, alle disponibilità dei palasport e alla capacità delle due squadre di andare avanti capire come, dove, quanto e quando. Ma intanto, eccoci arrivati.

La Virtus, la parola playoff non la sentiva da un po': negli ultimi anni di A1 a volte li si raggiungeva e altre volte no, e quando venivano raggiunti non era certo per fare scalate (l'ultima, contro Milano, furono solo sberloni, che divisero il pubblico tra bello comunque arrivarci e se dobbiamo arrivarci per finire a -30 tutte le volte stiamo bene anche senza). Per intenderci: l'ultimo turno superato fu 10 anni fa, semifinale contro Milano, con in campo Blizzard e Di Bella - ne risentiremo parlare a brevissimo - e Zare in panca. Altrimenti, per il piano inferiore, si torni pure indietro al 2005, con le finali promozione e tutto il resto.

Dall'altro lato, l'esperienza playoff della Fortitudo è maggiore, ricordando la scalata dello scorso anno arrivata quasi fino alla fine, o quella di due anni fa, nell'allora quarta serie, culminata con l'invasione di campo forlivese. E, visto l'entusiasmo e l'emozione di queste due occasioni, nessuno ha storto il naso pensando che si giocava con Montichiari e Agropoli piuttosto che con le rivali della serie A. Insomma: i playoff sono sempre tali, punto e basta.

Il resto lo sappiamo: l'imbuto che ne farà promuovere soltanto una, il dover evitare il felsinocentrismo che ci fa dimenticare le avversarie, il dimenticare le questioni del derby in finale perchè prima ci si dovrà arrivare, e non è che attorno ci siano squadre e piazze pronte a sacrificarsi pur di mettersi in poltrona a vedere la stracittadina all'ultimo atto. A partire da quello che inizierà con gli ottavi di finale: la Casale dei tanti ex, in campo e fuori, e la Agrigento che sarà anche stata già battuta (lo scorso anno facilmente, quest'anno morbidamente dalla Virtus in Coppa Italia) ma che, alla resa dei conti, in casa è 13-2, quindi non proprio molle.

Insomma: in attesa degli ultimi movimenti di mercato, che sia una settimana di allenamenti tranquilli, senza guardare mai l'una in casa delle altre (chi gioca e allena lo sa, chi tifa forse no), ricordando che è qui che si voleva arrivare fin da settembre. Anzi, è da qui che si voleva iniziare fin da settembre, dando per scontato che la regular season, per chi punta in alto, è stata solo una specie di lunghissimo precampionato. Buon divertimento, e vediamo quanto durerà.

FORTITUDO, UFFICIALE DANIELE CINCIARINI
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91