Luca Gandini è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Ecco un estratto delle sue parole:

Sui momenti che lo hanno visto in discussione. Ho capito come funziona la piazza di Bologna e non leggo tantissimo. Il coach è stato chiaro con me. Mi ha chiamato due o tre volte dicendomi di non ascoltare certe voci, perché l'anno prossimo ci sarebbe stato ancora spazio per me.

Su coach Boniciolli. Non posso fare altro che ringraziarlo per avermi voluto in Fortitudo, una delle migliori squadre in Italia dove giocare. Sono fortunato ad essere qui. Speriamo di toglierci insieme la soddisfazione di vincere questo campionato.

Sulla squadra. La scelta dell'allenatore, soprattutto offensivamente, è stata quella di privilegiare gli esterni. Loro hanno molti più punti nelle mani di noi lunghi. La maggior parte della produzione in attacco sotto canestro passerà dal post basso di Mancinelli. Come 5 puri ci siamo io e Pini. Potremo fare molto lavoro sporco, qualche tiro da fuori, blocchi, difesa, lavoro dentro l'area. Poi è ovvio che l'eventuale arrivo di Cusin sarebbe un'occasione incredibile.

Su Alessandro Amici. Ho condiviso con lui la stagione 2015/16 a Mantova. Aveva cominciato come cambio di Moraschini e, in poco tempo, diventò il giocatore di riferimento della squadra. Amici ha un carattere molto caldo: se riusciremo a indirizzarlo nel modo giusto, potrà fare la differenza. In A2 vale quanto un americano. L'anno scorso al PalaDozza segnò tre triple in 1'30" dopo avere preso il rimbalzo in tre azioni consecutive. Pochi americani ci riescono.

Sul valore della squadra. E' presto per dirlo. Una squadra non è mai la somma dei singoli elementi. Vedremo se insieme renderemo di più del gruppo dell'anno scorso. Dopo le prime partite potrò dare una risposta più precisa.

(Foto di Fabio Pozzati)

L'ITALIA BASKET OVER 40 CAMPIONE DEL MONDO RICEVUTA IN COMUNE E DAL CONI BOLOGNESE
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91