Quando si è cominciato, internet non era cosa per tutti, mentre il basket in città era una specie di religione: una squadra campione d’Italia, una pronta al grande slam, e un discreto fervore anche sottotraccia (Imola in serie A, Castelmaggiore in A2, et cetera et via discorrendo). Dieci anni dopo, internet lo usano anche le bisnonne, e il basket cittadino pur non vivendo del suo momento migliore rimane ugualmente argomento di discussioni un po’ da tutte le parti.

Quando si è cominciato, era già tanto scoprire che qualcuno leggeva, un po’ perché non c’era l’abitudine ad informarsi su web, un po’ perché, normalmente, era difficile capire tra i tanti sitarielli che andavano ad aprirsi quali fossero convinti delle proprie azioni e quali invece quelli che magari pubblicavano tre notizie al mese, per poi essere dimenticati. Dieci anni dopo, andando a vedere le statistiche di contatti e visitatori ci sorprendiamo ogni giorno di più, così come sorprendono i complimenti o anche il fatto che qualcuno ci dica voi fate opinione.

Quando si è cominciato, si navigava a vista in una realtà fatta da ragazzotti universitari o giù di lì che magari avevano tanto tempo da perdere, e lo sfruttavano per unire l’utile al dilettevole, e convincere il mondo del giornalismo che anche i giornalai di internet ci mettevano la stessa passione. Dieci anni dopo, il tempo da perdere per ogni singolo bobaskettaro è calato, ma la voglia di mettere su notizie e di esprimersi è rimasta uguale. E un po’ di considerazione, dopo il normale essere guardati con sospetto iniziale, forse ce l’abbiamo anche noi.

Quando si è cominciato, il mondo era diverso, si andava alle partite piangendo alla ricerca di un accredito e tornando poi a casa di corsa per mettere su giganteschi pc le notizie. Dieci anni dopo, le linee uairless e i blecberri pemettono aggiornamenti in tempo reale, e se la cosa sembra renda tutto più facile, in realtà diventa un ulteriore stimolo a far bene, perché i lettori vogliono sapere tutto, e subito. E sapere che qualcuno ci aspetta, alla fine fa solo un grande piacere.

Quando si è cominciato, ci divertivamo come matti. Dieci anni dopo, ci divertiamo allo stesso modo. E per questo ringraziamo tutti quelli che ce lo hanno permesso, perché se non ci fossero i lettori, non ci saremmo nemmeno noi. Sperando, fra dieci anni, di essere ancora qui: magari il mondo sarà cambiato, ma se ci sarà ancora del basket e ci sarà ancora una linea internet, risponderemo presenti.

LA CONFERENZA STAMPA DI RENATO VILLALTA E PIETRO BASCIANO
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE