GENNAIO
Il nuovo anno per i "ragazzini terribili" capitanati da Alex Ranuzzi si apre subito con una doppia sfida contro due di quelle che, proprio insieme agli Eagles, diventeranno protagoniste del campionato: Legnano e Lucca. Se in terra lombarda, Bologna deve chinare il capo e subire le provocazioni dell'esterno Ferrari, contro i toscani arriva una prestazione maiuscola dove Ranuzzi e Imbrò trascinano i compagni ad un imperioso successo che garantisce il terzo posto alla fine del girone d'andata. Gli Eagles continuano a divertire ed al PalaDozza non si passa. L'unica che fa sudare sette camice alla truppa di Salieri - in questo mese viene sconfitta anche Costa Volpino - è Empoli, ma il killer instict di Sanguinetti è troppo forte ed il pubblico può così continuare a festeggiare. In trasferta però i giovanotti bolognesi soffrono ancora di qualche calo di concentrazione e Mirandola può approfittarne per portare a casa la partita e scavalcare gli Eagles in classifica.

FEBBRAIO
La neve non lascia scampo all'Italia e molte partite vengono rinviate. Come se non bastasse Salieri viene ricoverato per dei calcoli renali, ma anche senza il direttore d'orchestra (a Firenze va in panchina il vice grandi) la musica non cambia. Gli Eagles da iniziale sorpresa sono diventati, nonostante la media età bassa, una splendida realtà. Una difesa a tenuta stagna e una pressione che non tende mai a diminuire sono le armi per scalfire la resistenza degli avversari. Bologna non solo difende, ma in attacco è un piacere vederla giocare. Imbrò inventa assists al bacio e per i compagni è un piacere colpire dalla lunga distanza (Fin, Verri) o mangiarsi il ferro (Ranuzzi e Liburdi). Alla Toscana, parliamo di Prato, Cecina e Firenze, non rimane altro che le briciole. E' il mese poi dell'arrivo di Canelo che, visto lo spazio concesso da Salieri ai giovani, decide di lasciare la Virtus per tentare di lanciare definitivamente la sua carriera.

MARZO
"Più forte di tutto e tutti" potrebbe essere il titolo di questo mese. Con Castelfiorentino è solamente una pura formalità per allungare ancora di più il magic moment degli Eagles, ma il bello per la truppa di Salieri deve ancora venire. Il Questore di Varese decide di rinviare per motivi di ordine pubblico la partita e Bologna è costretta a giocare di mercoledì pomeriggio al PalaMasnago a porte chiuse. Anche senza il sostegno della Fossa dei Leoni, Imbrò e soci non vacillano e vanno ancora a segno. E' con Montecatini che arriva il capolavoro. Il match del PalaTerme si trasforma in una guerra. Ranuzzi (espulso mentre era in barella), Fin e Bottioni finiscono in ospedale per accertamenti. Gli Eagles vanno sotto nel match di 12 punti e tutto fa presagire ad una sconfitta. I Biancoblù dimostrano però di essere squadra con gli attributi. Le giovani aquile iniziano a difendere in maniera veemente e, trascinati dall'esplosivo duo Imbrò-Liburdi, ribaltano l'incontro. Superato quest'ostacolo, i ragazzini terribili inanellano anche l'ottavo ed il nono successo consecutivo, disintegrando Torino e la Sangiorgese.

APRILE
Aprile dolce dormire. Un adagio che non rappresenta certo i ragazzini terribili. Il fiore Imbrò è sbocciato e l'innesto di Liburdi ha dato la possibilità a capitan Ranuzzi di tirare il fiato. Gli Eagles corrono a mille all'ore e le vittorie sono diventate come le ciliegie: una tira l'altra. Castelnovo e Livorno possono solo guardare. Arriva poi il momento del doppio connfronto con Legnano e Lucca, dove ci si gioca i posti di vertice per i play off. La vendetta è un piatto che va servito freddo. Lo sa bene la Fossa che contro Legnano riserva un trattamento speciale a Ferrari. L'esterno stecca completamente la partita, al resto ci pensano le torri Liburdi e Ranuzzi. Salieri non si accontenta e guida i suoi al successo anche con Lucca. Bologna chiude alla grandissima la stagione regolare. Secondo posto, "perfect season" casalinga ed una sola sconfitta in tutto il girone di ritorno

MAGGIO
Arriva il momento dei play off e Bologna pesca l'avversario più ostico: Montecatini. In gara 1 al PalaRuggi i ragazzini terribili sconfiggono in maniera perentoria i rossoblù, ma più che della partita lo staff tecnico si deve preoccupare delle condizioni dei propri atleti, martoriati da una Montecatini che la mette completamente sulla bagarre. I rossoblù giocando così riescono a portare la serie alla bella, ma al PalaDozza il fioretto di Imbrò e soci ha la meglio sulla clava di Niccolai e compagni. Anche l'avversaria della semifinale propone lo stesso gioco. Contro giocatori che corrono e fanno girare la palla a velocità supersonica, Lucca fa valere, in maniera più o meno corretta, i propri chili e centimetri. Nella gara d'apertura al Madison di Piazza Azzarita succede di tutto. L'incontro è tiratissimo, le squadre si rispondono colpo su colpo, ma quando Imbrò riesce a spezzare l'equilibrio, ci pensa Zivic a sistemarlo. il pivot toscano colpisce il talentino di Porto Empedocle con una gomitata talmente violenta da procurargli delle convulsioni e costringerlo al ricovero in ospedale. Il clima sia sul parquet che sugli spalti si incendia e gli arbitri sospendono l'incontro (tra l'altro un tifoso dell'Arcanthea aveva passato il cordone delle Polizia). Alla ripresa gli Eagles non hanno più lo smalto di prima e senza il loro faro devono soccombere sotto le fucilate di Barsanti. Senza Imbrò e con le energie che cominciano a scarseggiare, in gara 2 non arriva l'impresa. Cala così il sipario su una stagione esaltante che, senza tutti i fatti di gara 1 - il campo di casa verrà squalificato per due gare - si sarebbe potuta concludere in maniera ancor più positiva. Intanto la Fondazione non esercita l'opzione di acquisto per la totalità delle quote di Eagles ed il 60% di Fortitudo Pallacanestro.

GIUGNO
Archiviata la stagione agonistica, per gli Eagles iniziano i problemi fuori dal campo. Quasi tutti i tesserati mettono in mora la società perchè mancano la metà degli stipendi dell'annata appena conclusa. Alla fine Sacrati trova l'accordo con alcuni, ma deve incassare il lodo di coach Salieri e della società che controlla il cartellino di Alessandro Potì.

LUGLIO
Gli Eagles completano la domanda per l’iscrizione della squadra al campionato di DNB, chiedendo anche il ripescaggio in DNA. Contestualmente viene chiesto anche il cambio di denominazione sociale, ai sensi dell’articolo 141 del Regolamento Organico. Eagles ssdarl (codice FIP 052578) è quindi iscritta come “Fortitudo Pallacanestro ssdarl”, con apposita domanda presentata al Comitato Regionale e all’Ufficio Affiliazioni federale. Il nome viene anche cambiato alla Camera di Commercio ed in questa nuova società vengono trasferiti titoli e coppe della Fortitudo Pallacanestro qualche giorno prima che essa venga radiata, il giorno 14. Per Sacrati però arriva il lodo Casson. L’ex Amministratore Unico di entrambe le società, Fortitudo Pallacanestro e Eagles, nonchè uno dei promotori della Fondazione - presenta un lodo arbitrale nei confronti di Fortitudo Pallacanestro. Arriva poi l'accordo per la rescissione del contratto di Stefano Salieri. Il coach castellano si accaserà alla Biancoblù.
Alla fine del mese viene ufficialmente accolta la domanda di ripescaggio degli Eagles, che parteciperanno così alla DNA 2012/2013.

AGOSTO
Viene stilato il calendario della stagione (prima in casa contro Casalpusterlengo), ma non c'è tempo per valutare i prossimi avversari perchè comincia a farsi largo l'ipotesi che la fidejussione integrativa presentata da Sacrati non sia bancaria bensì assicurativa e quindi non accettata dalla Lega. Addirittura si parla di un'eclusione di Eagles dal campionato e la retrocessione in DNB. Il DS Corbelli smentisce categoricamente che manchi qualcosa per l'iscrizione. La querelle, tra sospetti, fuga di notizie e quant'altro, continua fino a quando la LNP il 20 agosto fuga ogni dubbio, confermando l'accredito dei 56mila euro necessari, fatto con successivo bonifico. Viene così annuncitato l'accordo con coach Padovano e subito a ruota gli ingaggi di Piazza, che sarà il capitano, e Pederzini. Successivamente arrivano l'esterno Circosta, Tullio e Silimbani, pretoriano di Padovano. Si aggregano al gruppo anche Potì e Botteghi. La squadra apre il proprio precampionato a Calderara, superando Mirandola. Pochi giorni dopo il primo test stagionale, Corbelli piazza un colpo importante, firmando un pivot del calibro di Matteo Raminelli.

SETTEMBRE
La squadra continua la sua preparazione anche se manca un campo di gioco di casa. il Comune nega il PalaDozza e gli Eagles disputeranno il primo match della stagione a Santarcangelo (devono scontare le due giornate di squalifica). Intanto alla corte di Padovano giunge Eros Chinellato. Fuori dal parquet è il periodo di notizie importanti per quello che concerne il futuro del popolo fortitudino. Dopo il fallimento di Fortitudo Pallacanestro, il Tribunale di Bologna mette all'asta (fissata per il 16 ottobre) il ramo d'azienda contenente i trofei e, con il benestare di Gilberto Sacrati, gli Eagles. Nonostante tutte le difficoltà logistiche e le notizie extracampo che non facilitano certo il lavoro, la formazione felsinea inizia la stagione con il botto. Al PalaAngels, davanti alla Fossa dei Leoni, Piazza e soci sconfiggono la più quotata Casalpusterlengo dopo una rimonta incredibile, recuperando oltre 20 punti di scarto.

OTTOBRE
La squadra, che ha un quintetto base di assoluto valore per la categoria, dimostra di avere grinta da vendere, anche se soffre di mal di trasferta (sconfitte a Firenze all'overtime e Bari). Nei vari campi di casa (il Flaminio di Rimini ed il PalaMarani di Budrio) la Fossa dei Leoni carica la truppa di Padovano che si esalta e raccoglie il bottino pieno. Gli occhi di tutti però sono puntati all'asta dove dopo mille voci di possibili cordate romane solo Fortitudo 2011, capeggiata da Romagnoli, presenta un'offerta. Il patron della Biancoblù si aggiudica così il ramo d'azienda e gli Eagles, ma viene contestato all’uscita del Tribunale.
La squadra, oltre a dichiarare di non aver ricevuto ancora nessun pagamento, lamenta difficoltà di ogni genere (mancanza di fasciature, acqua, disponibilità di un campo per gli allenamenti) e chiede alla nuova proprietà di chiarire la situazione. Piazza e soci incrociano le braccia,ma a Reggio Calabria non scioperano e conquistano il primo successo on the road.

NOVEMBRE
Nuova casa (PalaSavena), stesse abitudini. Anche con Agrigento arrivano i due punti. La situazione però è sempre più difficile. Padovano, Corbelli, la squadra chiedono lumi sul futuro anche perchè diventa quasi impossibile lavorare in condizoni di incertezza. Questo clima si ripercuote anche sul parquet (netta sconfitta con Castelletto e primo passo falso tra le mura amiche con Latina). Avviene anche un incontro con alcuni membri di Fortitudo 2011 e lo staff tecnico, ma il destino è già segnato. Il 17 novembre con un comunicato F2011 dichiara la messa in liquidazione della società. I ragazzi di coach Padovano però si rendono protagonisti di un gesto encomiabile: decidono lo stesso di giocare lo stesso il match con Mirandola. Il PalaSegest diventa il teatro di un triste epilogo. La squadra vince, i tifosi ringraziano i propri beniamini, ma la rabbia e l'amaro in bocca per com' è andata la vicenda rimane, da parte Eagles. Il 20 novembre non vengono pagati i premi NAS e due gironi dopo il Giudice Sportivo Federico Romagnoli conferma l'esclusione di Eagles dal campionato.

DICEMBRE
I genitori dei ragazzi delle giovanili Eagles incontrano F2011 per cercare di trovare un accordo per proseguire l'attività, che per ora va avanti. Diventano esecutivi i lodi presentati dai giocatori della stagione 2011-12.
VIRTUS, SOLUZIONE IN 48 ORE
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE