Se c’era qualche timore sul fatto che i 18 giorni di sosta avessero messo un po’ di sabbia negli ingranaggi dell’orologio Virtus, ogni dubbio è stato dissipato dopo 20 minuti un po’ svagati, in cui i bianconeri hanno incassato 50 punti. Dal secondo tempo di ieri la Segafredo è tornata a essere quella che tutti si ricordavano: ottima in difesa (31 subiti nella ripresa, 10 recuperi) ed efficace in attacco. Solida a rimbalzo (31-25) e precisa da tre (13/23); ma soprattutto una squadra 0senza paura e cinica, capace di aspettare lo sfogo degli avversari - in particolare di Adam Smith - per poi colpire, mettere la freccia e vincere la partita con autorità. Novanta punti segnati, ottime cose dai “soliti” Lawson, Umeh e Rosselli, e aiuti preziosi un po’ da tutti, con menzione particolare - questa volta - per Gabriele Spizzichini. Poi col rientro a pieno regime di Klaudio Ndoja, apparso comunque in discreta condizione, e il riallineamento dei tre nazionali under 18 ai ritmi della squadra, piano piano si formerà la nuova gerarchia di questa Virtus, che comunque a due giornate dalla fine del suo girone di andata ha già parecchie certezze.

A parte le otto vittorie consecutive e il primo posto, a parte la qualificazione per le Final Eight di Coppa Italia - evento che non conta assolutamente nulla, se non come utile test per “provare la febbre” alle avversarie dell’altro girone - la Virtus 2016/17 ha finora dimostrato di essere un gruppo vero, ben allenato e che non si scompone mai, nemmeno se va sotto nel punteggio. La fiducia nei propri mezzi cresce partita dopo partita e vittoria dopo vittoria, e tutti quelli che vanno in campo, dai leader designati ai ragazzi del vivaio, sanno quello che devono fare, e lo fanno. Non è poco, per una squadra costruita da zero in estate, partendo davvero dal nulla. Dove si potrà non è dato sapere, ma di sicuro le premesse sono buone. E non era affatto scontato, dopo il caos retrocessione.

Dopo un Natale sereno, ora i bianconeri passeranno un Capodanno ancora più sereno, e potranno lavorare per arrivare al meglio all’attesissimo derby del 6 gennaio, dove per forza di cose avranno la pressione di essere la squadra - sulla carta - favorita.

(foto Ciamillo)

IL 2016 DELLA VIRTUS
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