Il "problema" dei tifosi della Fortitudo con l'inno nazionale non è nuovo. Già l'anno scorso a Treviso - infatti - la Effe rimediò una multa di 2000 euro perchè i sostenitori al seguito fischiavano e suonavano i tamburi durante l’esecuzione dell’inno nazionale. In quel caso la società riuscì a dimostrare che i fatti non si erano svolti così, anche perchè ai tifosi era stato impedito di portare i tamburi all'interno del Palaverde, e la multa fu annullata.

Quest'anno alla prima giornata - trasferta a Chieti - è arrivata una multa di 450 euro: per aver disturbato l’esecuzione dell’inno nazionale. In sostanza i tifosi presenti hanno continutato a cantare. Alla seconda giornata - in casa contro Verona - l'inno è stato annunciato ma non eseguito, perchè i cori dei tifosi non sono cessati. Ieri per questo motivo la società è stata ammonita. Se però uno di questi due eventi (mancata esecuzione o esecuzione disturbata) dovesse ripetersi in futuro - a partire dalla prossima partita contro Ravenna - ci sarebbero multe (di importo crescente) ad ogni partita, in casa e in trasferta.

Perchè questo comportamento? La Fossa dei Leoni l'ha spiegato qualche tempo fa con un post sulla propria pagina Facebook: Perché cantiamo sull'Inno nazionale? Perché l'Inno nazionale (lo dice la parola stessa) viene suonato per qualcuno che in quel momento sta rappresentando la nostra nazione, che cosa ci azzecca l'Inno nazionale con il campionato di serie A2 di basket ??? Siamo orgogliosi di sentirlo dopo la vittoria di un atleta o della nazionale di un qualsiasi sport...ma suonare l'Inno prima di una partita in cui buona parte degli atleti non è italiana crediamo faccia perdere valore all'Inno stesso. Per chi viene suonato? Per il pubblico? Perché non siamo più sicuri di essere italiani? Non abbiamo mai fischiato l'Inno e mai lo faremo ma, per favore, lasciateci cantare per la nostra Fortitudo!!

La situazione è questa: qualsiasi cosa si pensi dell'esecuzione dell'inno nazionale (del quale, onestamente, si potrebbe fare anche a meno), sta di fatto che è un obbligo - stabilito dal Consiglio Federale - a cui non si può derogare. Per cui ogni "azione di disturbo" - e cantare sopra l'inno è considerata tale - sarà notata dagli arbitri, segnalata e successivamente multata. A lungo andare questo potrebbe diventare un problema economico per la società, come il DG Christian Pavani ha fatto notare la scorsa settimana nel suo intervento televisivo: La multa per l’inno nazionale? Da questa stagione sarà obbligatorio farlo suonare, e quindi anche noi dovremo farlo. L’inno deve essere qualcosa di altissimo livello a mio avviso. Vorrei però capire se si può multare il disturbo, è un tema un po’ delicato che andrebbe approfondito. Sulle multe ne abbiamo discusso in Lega e cominciano a pesare sul bilancio.

(Photo by Fabio Pozzati / Iguana Press / Fortitudo Pallacanestro Bologna)

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