La più bella serie di play-off vista a Bologna, nelle categorie “Minors”, da tanti anni a questa parte, risolta da un giocatore che, in queste categorie, non c’entra assolutamente niente. Mancano 11’’ al termine di gara3, siamo 77 pari: dopo la rimessa di Lugli, Alex Percan riceve da Amoni, con cui gioca il pick and roll per ottenere il cambio. Lo marca Polverelli, il lungo avversario: il Capitano lo punta, decide di prendersi un runner in corsa dai 4 metri, appoggiando la palla al tabellone. Il ferro ci pensa un po’, poi lo premia. Esplode la festa Salus, contro una San Marino che, per lunghi tratti, ha dominato gara e serie, nelle quali è stata in vantaggio quasi sempre sui 120’ anche con scarti in doppia cifra, e che avrebbe meritato di passare il turno come e quanto i bolognesi. I giovanissimi ospiti hanno peccato, forse, un po’ d’inesperienza: di certo, escono di scena con l’onore delle armi e dopo un quarto di finale play-off che, per gli amanti del basket, sarebbe dovuto durare non 3, ma 7 partite.

Il match. La Madel parte con il quintetto difensivo, con Savio e Trentin al posto di Nucci e Parma, ma l’Asset Banca inizia giocando a pallamano: 5/6 dall’arco nei primi 3’, con Bianchi già a 9 (nonostante i due falli), e con l’appoggio di Polverelli i Titani volano subito a +16 (1-17, 4’). I locali sono tramortiti, e per uscire dalle secche si affidano agli uomini di punta, vale a dire Amoni e Percan. Il neo-entrato Nucci commette due falli in un amen e la Salus, che era scesa sotto il muro dei 10 punti a fine 1° quarto, viene ricacciata indietro dai siluri di Amadori e Frigoli, che valgono il massimo vantaggio e il conseguente time-out (12-29, 12’). San Marino ha il controllo assoluto dell’incontro, scappa a +19 con 5 punti di Rinaldi e fa esordire l’under Balestri, che porta il suo mattoncino dalla lunetta. La fotografia della partita è il risultato dei primi 20’, chiusi sul 29-43.

Nella ripresa, i bolognesi sembrano tutta un’altra squadra. Una bomba di Fimiani vale il -10 (36-46), e qui si scatena Percan: il croato realizza da solo un break di 10-0, con 4 canestri di onnipotenza tecnica e il contropiede 1vs0 che vale il pareggio a quota 46. Una mano gliela dà il solito Amoni, cui cesto da sotto vale il primo vantaggio al 29’: gli ospiti scioperano per 10’, come testimonia il terrificante parziale di 24-3 del 3° periodo, ma non sono fuori partita, anzi. Nel quarto decisivo, si riprende a giocare a pallamano: 5 triple della premiata ditta Bianchi/Rinaldi fanno presagire che sia ancora lunghissima (62-61, 35’) e, dal 66-63 del 37’, si assiste ad una vera e propria sparatoria. Nell’ordine: Bianchi-Amadori-Amadori-Fimiani-Bianchi-Amoni-Amoni, le ultime due dell’ex Imola pesantissime perché valgono il pareggio, da -6, a quota 75. Trentin e Frigoli sono glaciali dalla lunetta, si arriva all’ultima curva appaiati a 77: poi, il gioiello del capitano, che manda la Madel in paradiso e i Titani, immeritatamente, in vacanza.

Sapevamo che sarebbe stata una serie molto difficile ma, probabilmente, nessuno si aspettava di scalare una montagna così ripida già al primo turno. E’ tutta esperienza, ed entusiasmo in più: ci aspetta un’altra battaglia contro Ozzano già nel prossimo weekend. ESSERCI!

FORZA SALUS!

Madel – S. Marino 79-77

(12-22; 29-43; 53-46)

MADEL: Savio 3, Fimiani 8, Amoni 26, Nucci 3, Conidi ne, Percan 20, Granata, Zanoni ne, Lugli 5, Tubertini ne, Parma Benfenati 6, Trentin 8. All.re Giuliani, Vice Fili

Asset Banca RSM: Frigoli 10, Gamberini 2, Macina, Polverelli 6, Rinaldi 17, Bianchi 24, Borello ne, Amadori 12, Zannoni 4, Riccardi ne, Balestri 2. All.re Foschi, Vice Evangelisti

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