Al circolo Benassi, come l'anno scorso, si è svolta l'Assemblea dei tifosi Fortitudo, promossa dalla Fossa Dei Leoni. E, come l'anno scorso, erano presenti tanti tifosi, anche se forse un po' meno del 30 luglio scorso.
<br>Della società erano presenti Michele Forino e Renato Nicolai. Tra gli altri presente anche il garante del tifo Nino Pellacani, oltre a tifosi eccellenti come Fabio Bazzani o Alberto Vecchi.
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<br>Le parole dei consulenti Roberto Casson e Roberto Spera, che si sono concentrati quasi esclusivamente sulla richiesta di scissione (che a termini di regolamento non sarebbe più possibile, dato che il comma 7 dell'articolo 135ter del Regolamento Organico prevede che tutti i debiti nei confronti di tesserati vadano saldati prima della presentazione dell'istanza di scissione, cosa non successa entro il 30 giugno, ndr) hanno provocato una notevole tensione tra il pubblico presente.
<br>Poi ha parlato l'Avvocato Palumbi, che ha proposto una sua soluzione, parlando anche di possibili paracadute in caso di disastro.
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<br>L'introduzione è stata di Paolo Santi, che ha specificato l'obiettivo della serata: <i>''Avere un movimento di massa per salvare la Fortitudo Pallacanestro srl, che si può avere solo dal momento in cui Sacrati ha messo in vendita la società. Vogliamo fare qualcosa di concreto. La soluzione non l'abbiamo, stasera cercheremo di tirarne fuori una.''</i>
<br>La serata – come l'anno scorso – è poi stata moderata dal giornalista Sky Luca Corsolini.
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<br>Marco Bonamico, presidente LegaDue - <i>''Negli anni '70 ho fatto un anno con la Fortitudo, con l'Alco. Stasera a questo tavolo c'è la LegaDue e c'è la Federazione. E' emozionante essere qui, vedervi così numerosi è la prova di un grande amore. Se noi facciamo questo lavoro è perchè ci sono i tifosi che guardano le partite. Arrivando al dunque, noi abbiamo avuto dalla Fortitudo srl la richiesta di partecipare al campionato. Con qualche difficoltà abbiamo avuto la documentazione completa e domani con ogni probabilità diremo che per la LegaDue non ci sono problemi. La COMTEC invece ha detto che ci sono tre squadre non in regola, e una è la Fortitudo. Non so quantificare il debito, che va pagato entro il termine perentorio del 12 luglio, perchè ci sono anche diritti di terzi. Vi dico anche che tra domani e dopodomani la COMTEC (organo federale) controllerà i conti della Fortitudo per accertare con precisione l'ammontare del debito. Il regolamento dice che il 12 luglio è un termine perentorio, e poi c'è il consiglio federale il 17. Se poi tra il 12 e il 17 ci sarà la possibilità di muoversi ulteriormente non lo so, noi dobbiamo avere delle certezze, e le certezze dicono 12 luglio. Il Consiglio Federale decide in maniera sovrana, ma non è mai successo che abbia dato torto alla COMTEC. ''</i>
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<br>Roberto Casson, consulente del presidente Sacrati e amministratore unico della nuova società Fortitudo Basket Bologna, che ha gli stessi proprietari con le stesse quote (Sacrati 99.99%, Palumbi 0.01%) - <i>''Confermo la disponibilità da parte del presidente di cedere la Fortitudo. L'altra questione è quella della cosiddetta scissione, anche se il termine è improprio perchè si confonde con il termine civilistica. Circa due mesi e mezzo fa diedi alla società l'indicazione di provare a percorrere questa squadra, cercando nell'articolo 135ter del regolamento federale una soluzione al problema principale, quello del PalaDozza. L'articolo prevede che la società sia dilettantistica, come eravamo, e che non vi siano debiti con tesserati; se la questione fosse stata attivata due mesi fa, dopo aver pagato tutti gli oneri a tesserati e non, il Consiglio Federale di metà giugno si sarebbe espresso sulla scissione, e probabilmente non ci troveremmo in questa situazione, col Consiglio Federale che il giorno 17 dovrà decidere contemporaneamente se la Fortitudo si è scissa e se ha diritto a partecipare alla LegaDue. La COMTEC a oggi si trova a dire che la nuova società non esiste, in quanto il Consiglio Federale non ha ancora decretato nulla, e deve valutare la società Fortitudo Pallacanestro srl. Il problema si proporrà il giorno 17, se noi avremo pagato le spettanze nei confronti dei tesserati il Consiglio Federale si troverà a valutare una situazione nuova, che potrà creare un precedente. L'idea non è nata per lasciare la vecchia società al suo destino e non pagare i creditori, ma per cercare di risolvere il problema del PalaDozza, situazione assolutamente anomala, in cui la Fortitudo è coinvovlta non solo come società ma come capogruppo dell'ATI. Ci troviamo in una situazione in cui non sappiamo se saremo scissi. Supponendo che il CF faccia prima l'atto di scissione e poi l'ammissione alla LegaDue, la COMTEC dovrà controllare i conti della vecchia società o della nuova? Questo è il problema, a oggi. Nemmeno la COMTEC e i consiglieri federali a oggi sanno come muoversi. Una presa di posizione da parte di una tifoseria così numerosa potrebbe essere decisiva in Consiglio Federale.
<br>L'ammontare del debito della Fortitudo? La sostanza è questa. Il 135ter parla di debiti con tesserati e organi collegati, poi c'è l'ENPALS e altri oneri previdenziali . Se questi oneri la COMTEC li accetta rateizzati è un conto, altrimenti è un altro. Siamo sull'ordine dei 700mila euro, per quello che riguarda solo le cose funzionali alla scissione. I documenti sono stati depositati in Federazione dieci giorni fa. E' chiaro che bisogna pagare i debiti nei confronti dei tesserati, su questo non ci piove. Non sono qui per difendere Sacrati, non voglio fare il lacrimevole; sono qui solo per dare un piccolo contributo per provare a salvare la Fortitudo. Io ho mille euro qui con me da dare a voi per la raccolta fondi. Non sono qui per provocare né per rappresentare la proprietà.
<br>Per fare la public company? Bisogna fare un'associazione, tipo 'La Fortitudo siamo noi', che raccolga quote certe e che tratti col presidente e anche col Consiglio Federale. Si può creare un fondo, e con un impegno scritto di versare X euro, ovviamente chiedendo che la quota di maggioranza sia ceduta, nelle modalità richieste dal rappresentante. I tempi? Sono molto ristretti ma si può fare. ''</i>
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<br>Maurizio Ragazzi, Consigliere Federale in quota giocatori - <i>''L'anno scorso è stato deciso dal Consiglio Federale, che è un ente unico e vaglia le carte che gli arrivano (Io ad esempio quelle della scissione non le ho viste), ha deciso in base ai regolamenti di concedere la serie A dilettanti. Non è stato un regalo e non c'è bisogno di ringraziarmi. Personalmente ho pensato che la Fortitudo avrebbe potuto utilizzare l'anno nei dilettanti per poter risanare i debiti. Se siamo qua non è successo, evidentemente. Quante squadre hanno avuto un anno per mettersi a posto? Se si dovesse ripresentare un caso analogo per quel che mi riguarda è un'aggravante, mi sento preso in giro. Sulla scissione in linea di massima non sono d'accordo con Casson, ma mi farò un'idea quando vedrò le carte.
<br>Debiti? Che io sappia al momento ci sono lodi FIP riguardanti il settore giovanile e due procuratori, e poi tasse gara non pagate. Solitamente i lodi non vengono mai da giocatori. Il grosso roba FIBA, che blocca il mercato degli stranieri ma non impedisce di fare la LegaDue.''</i>
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<br>Roberto Spera, commercialista della Fortitudo dell'ultimo anno - <i>''La Fortitudo ha fatto quello che hanno fatto tutte le società sportive nell'anno difficile 2009-10. La Fortitudo non ha avuto uno sponsor. Già si partiva da una situazione difficile, è campata un anno senza guadagnare soldi, anzi perdendone. La Fortitudo è nella stessa situazione dello scorso anno. L'unica è avere una società pulita. La COMTEC non deve fare i conti sulla vecchia società, perchè non ci sarà più, ci sarà la nuova che dovrà trovare le risorse per andare avanti. Il regolamento lo prevede. Io sono tifoso Fortitudo, come Casson non sono pagato, e sto facendo questo solo per passione. Tutte le volte che ho parlato col presidente mi ha sempre detto che non c'erano problemi di soldi. Io non sono qua per i debiti di Sacrati, ma per salvare la Fortitudo. La scissione, che è di attività, serve proprio per liberare la società sportiva dal fagottone di debiti, che mi risultano invariati. Se la Fortitudo è in vendita a un euro? Lo dovete chiedere a Sacrati.
<br>Io il 28 giugno ho chiesto a Sacrati se era sicuro di avere i soldi, perchè avevamo ancora la possibilità di rinunciare e fare l'A dilettanti. Ha detto di sì e ora siamo qui. Se va male si va in prima divisione''</i>
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<br>Giancarlo Galimberti, presidente FIP regionale - <i>''Stasera è la dimostrazione che il popolo fortitudino è un patrimonio che non va disperso. Ovviamente non possono esistere Fortitudo A e B; nel momento in cui si fa la scissione c'è una nuova denominazione e un nuovo numero FIP. La nuova società prende l'attività senior e la vecchia tiene l'attività giovanile. Sul resto, esiste una delibera di marzo in cui è spiegato tutto ciò che una società che si deve iscrivere a un campionato professionistico deve fare. Su questo la COMTEC valuterà e riferirà al Consiglio Federale.''</i>
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<br>Nino Pellacani, garante dei tifosi - <i>''Bravi a metterci la faccia, ma bisogna dire le cose come stanno, senza tecnicismi che hanno rotto i coglioni. Quest'anno si è parlato bene della Fortitudo solo per i tifosi e la squadra. Io ho smesso di parlare con Gilberto Sacrati perchè a sentir lui l'unico problema che non c'era erano i soldi. Dopo la gestione degli ultimi due anni mettere in vendita la società a un euro è una provocazione, non è accettabile.''</i>
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<br>Avvocato Renato Palumbi - <i>''Cerchiamo di riportare un po' di serenità. Un grande filosofo greco, Cartesio, disse la frase Cogito Ergo Sum. E la Fossa dei Leoni si adatta a questa situazione, perchè pensa. Chiudiamo la faccenda della scissione. Scissione o no non ci sono spese diverse. Per essere iscritti al campionato occorre una dichiarazione in cui si afferma che tutti i debiti sono saldati. Il debito nei confronti del comune non è un debito federale. Per cui i debiti federali di vecchia e nuova società sono collimanti alla lira. Se continuiamo con questa masturbazione cerebrale non andiamo da nessuna parte. Sacrati ha detto che vende la Fortitudo a 1 euro. Evidentemente è esasperato e se ne vuole liberare. E' un'affermazione simbolica, perchè oggi alle ore 13 abbiamo fatto il consiglio di amministrazione per nominare il collegio sindacale, e son stati pagati 5000 euro di notaio. A oggi non ci sono compratori. Sacrati sta cercando risorse e vuole continuare. Se domani Pellacani a nome della tifoseria offre l'euro e vuole comprare la Fortitudo io credo che Sacrati prenda in seria considerazione la proposta. Se Sacrati vende a Pellacani, il giorno dopo Pellacani va in comune e chiede amnistia e condono per il mutuo: per 5 anni non ne parliamo, perchè noi non siamo privati, ma rappresentiamo una collettività che vive a Bologna e vota il sindaco di Bologna. Il comune non dirà né sì né no, perchè non ha alternative, ma rinvierà alla prossima amministrazione. Poi si chiamano i creditori qualificati, che saranno 15 o 20, e si offre a loro una piccola percentuale del dovuto (15%?) perchè non abbiamo una lira. Vediamo chi accetta. In questo caso i 700mila euro detti da Casson diventano molti meno, e ci iscriviamo. L'erario e il fisco non si pagano ora, perchè si rateizzano. La Virtus si è salvata nello stesso modo.
<br>Perchè non lo faccio io? Perchè io non sono il garante del tifo, non sono stato scelto dalla tifoseria che mi ha nominato.
<br>In passato io ho dato alla Fortitudo 5 miliardi, pur non avendoli e facendo debiti. Sacrati di suo ci ha messo 16 milioni di euro, purtroppo con risultati zero e gestione infausta. Cos'ho fatto quest'anno? Ho contributo in maniera determinante a tornare in A2, e secondo me ci rimaniamo perchè qualche miracolo si verifica. E vi garantisco che finchè esiste a Bologna la SG Fortitudo che esiste da 111 anni il basket a Bologna si giocherà e lo giocherà la Fortitudo
<br>Poi c'è un'altra iniziativa che la Fossa si deve accollare, nominando al suo interno un esattore, e raccogliendo quote da 1000 euro, con la promessa di restituzione in caso di mala parata.
<br>Se diamo un altro anno di vita alla Fortitudo, visto che il comune pare non sia così famelico, la speranza che qualcuno si avvicini c'è. Dovendo pagare 8 milioni di euro – invece – non è concepibile che un compratore arrivi. Non ho certezze, ma se ci orientiamo a concepire non più il patrono monolitico unico proprietario, ma una specie di oligarchia tra 7-8 elementi io questi nomi li ho già. Sarebbe sufficiente che l'azionariato popolare avesse una quota di minoranza. L'essenziale è che ci sia il collegio sindacale, niente debiti, niente false fatturazioni così presenti nel mondo dello sport. Nell'ultimo campionato di serie A abbiamo incassato 1.200.000 alla biglietteria, quest'anno quasi 500.000, su quello si può contare. Poi ci vuole lo sponsor da 3-400mila euro, e la perdita di bilancio nel 2011 non sarà devastante.
<br>I 5-6 imprenditori? Sono gli stessi che da 20 anni a questa parte sono disponibili per la Fortitudo, hanno una grande passione. Diciamolo fino in fondo. Il debito verso il comune è di ostacolo a far venire allo scoperto il soggetto o i soggetti che si vogliono tassare per la Fortitudo. Finchè non sarà ufficialmente definita la posizione nei confronti del comune in maniera definitiva questi soggetti non verranno fuori. Noi dobbiamo sapere se in caso di disgrazia siamo in grado o no di salvare la Fortitudo. ''</i>
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<br>Paolo Santi ha poi ripreso la parola, ottenendo scroscianti applausi - <i>''Abbiamo eletto il garante cercando di intercettare imprenditori. Eravamo disposti a dare via il culo per salvare la Fortitudo. L'impressione è quella che tutti stiano aspettando il botto di Sacrati, ma se perdiamo il senso di appartenenza dato da questa società non è detto che 4000 persone ci siano ancora. Siamo disposti a tirare fuori soldi di tasca nostra, domattina abbiamo la banca e l'IBAN, se l'Avvocato ha davvero questi 5-6 imprenditori si faccia portavoce, e poi lo seguiamo come il pifferaio magico. Sono convinto che noi tifosi arriveremo a pagare la COMTEC. Sono convinto che la Lega e la Federazione ci daranno un calcio in culo, pur rispettando le regole. ''</i>
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<br>E' stato infine chiesto eplicitamente (da “Oddo”, altro tifoso storico) all'avvocato Palumbi se è disposto a fare da rappresentante alla raccolta fondi (c'è già la banca, EmilBanca), e se è tra quelli che vogliono salvare la Fortitudo, questa Fortitudo col codice 103, oppure è tra quelli che vogliono farla fallire. Palumbi ha risposto in maniera ambigua, che nulla può essere fatto senza sapere se Sacrati vuole davvero vendere la Fortitudo o no, e che solo il proprietario delle quote può versare i soldi necessari a saldare la COMTEC. Ci sono stati parecchi mugugni.
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<br>L'assemblea si è sciolta con queste conclusioni: domattina verrà creata un'associazione senza scopo di lucro che si occuperà della raccolta fondi e verrà reso pubblico il codice IBAN cui fare il versamento. Inoltre una delegazioni di tifosi andrà da Sacrati per chiedere se davvero è intenzionato a vendere.

ANDREA COSTA SCONFITTA A RECANATI
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE