Leonardo Candi è stato intervistato dal Resto del Carlino.
Ecco le sue parole:

Io ho una sola preoccupazione, quella di far in modo che la Fortitudo ottenga la promozione in serie A. Il resto viene da sé: se uno gioca in una squadra che arriva davanti a 31 squadre è chiaro che è cresciuto e che comunque è stato meglio dei suoi avversari. So che devo ancora lavorare tanto ed è per questo che ho preso un anno sabbatico dallo studio. A giugno ho sostenuto l'esame di maturità, ma per quanto riguarda l'università ne riparleremo nel settembre 2017. Voglio concentrarmi solo sugli allenamenti e sulle partite.

Durante il mercato si era aperta la possibilità che lei potesse lasciare la sua Bologna. Come mai? Conseguita la maturità io sono subito andato al raduno della Nazionale under 20 e poi in Finlandia per disputare i campionati europei di categoria. Quando sono partito ho detto chiaramente sia all'agenzia che mi rappresenta che alla società qual era la mia priorità: rimanere in Fortitudo. Ognuno ha poi svolto il suo compito e alla fine è arrivato un accordo quinquennale che soddisfa tutti.

Si diceva che il rapporto Boniciolli-Candi fosse molto teso e che lei non avesse gradito l'arrivo di Ruzzier. Io non ho molta esperienza, ma non credo che il rapporto tra un giovane che deve crescere e un allenatore che ha come obiettivo quello di farlo crescere sia molto diverso tra quello che esiste tra me e il mio allenatore. Sgrida tanto e io ascolto perchè ci ha portati a due promozioni consecutive ed è grazie a lui se ho avuto tanto spazio.

Il suo rapporto con Michele Ruzzier? Nelle squadre forti la competizione è normale, anzi aiuta. L'anno scorso non ci ha regalato niente nessuno perchè eravamo la Fortitudo, figurarsi quest'anno che il livello si è alzato ed è necessario avere una maggiore qualità negli allenamenti. Solo così puoi prepararti ad affrontare partite che non si giocano solo sul piano tecnico, ma anche su quello emotivo.

Come il derby con la Virtus. Scontato dire che è una partita importante, altrettanto evidente sostenere che non è una gara come le altre, da giocatore e da tifoso dell'Aquila posso dire che noi faremo di tutto per vincerla. Il pubblico merita una squadra che sul campo dia tutto per dare questa soddisfazione a chi ci segue con tanta passione.

Sorpreso per l'accoglienza che avete ricevuto nel primo giorno di raduno? Questo era il mio terzo raduno e sinceramente mi aspettavo che tanta gente venisse a salutarci. Di questo ho parlato con qualche mio compagno mentre entravamo negli spogliatoi per cambiarci. Nessuno, io per primo, pensava che potessero essere così tanti i tifosi: è agosto e tanti sono tornati apposta dalle ferie per essere lì. Vestire la maglia della Effe è una responsabilità importante.

Intanto, gli abbonamenti venduti sono giunti a quota 2610.

(foto Pierfrancesco Accardo Photography)

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