Il capitano della Fortitudo Stefano Mancinelli è stato intervistato da Damiano Montanari su Stadio.
Ecco un estratto delle sue parole.

Sul tiro della vittoria contro Imola. A metà ho visLo che la traiettoria era dritta: se non avesse toccato il secondo ferro, la palla sarebbe entrata. E' stata una grande gioia. Ma quando siamo +15 contro Imola in campo neutro dobbiamo chiudere la partita. Io sono il primo responsabile della loro rimonta, perché sono rientrato in campo nervoso. Non so perché, può capitare. Abbiamo giocato un'ottima pallacanestro per 25'. Poi abbiamo avuto un blackout.
Perché il rientro nervoso? Avevo commesso un paio di errori e loro stavano recuperando. Comunque l'importante era vincere. Non siamo ancora al top. Più avanti episodi come quello con Imola non si ripeteranno.

Sulla questione Rosselli. Conosco "Ross" da una vita. Gli voglio bene ed è un grande giocatore. Se arrivasse sarei solo contento. Ma obiettivamente è difficilissimo. Secondo me si prenderà un periodo per pensare. Con calma farà la scelta giusta per la sua carriera.
Ci siamo sentiti? Sì, abbiamo parlato, ma non del suo arrivo in Fortitudo. E' molto dispiaciuto per come è finita la sua storia con la Virtus. Poi sono cose che capitano.
Non so cosa sia successo esattamente, per cui non posso parlare. Ho solo letto quello che è stato scritto. Mi dispiace. Non so di chi sia la colpa. La verità la sanno solo la Virtus e Rosselli. E forse qualche suo compagno di squadra...

Un messaggio per convicerlo a venire in Fortitudo? Torna a giocare con il Mancio. Basta questo. Scherzi a parte, già conosce bene Bologna, per cui credo che la Fortitudo, per lui, sarebbe una buona soluzione.

Su una eventuale convocazione in Nazionale. Premesso che ora penso solo alla Fortitudo, se mi chiamassero, non rifiuterei mai la Nazionale.

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