Demetri McCamey è stato intervistato da Enrico Schiavina sul Corriere di Bologna.
Ecco un estratto delle sue parole

Posso segnare tanto o poco, non è fondamentale. Devo essere un leader, è per questo che mi hanno voluto qui.
Io mi sento un playmaker, è quel che sono sempre stato. Ma un playmaker deve sapere creare gioco per la squadra ed anche per sé stesso, passare e tirare, a seconda dei momenti. Posso giocare anche guardia, certo, l'ho fatto tante volte. Ma il ruolo non importa molto, conta fare le cose giuste nei momenti decisivi.


Su coach Boniciolli. È un coach che chiede molto da tutti, ma tutti cercano di dare molto e amano giocare per lui. Ed io sono uno abituato a stare in campo anche otto ore al giorno. Abbiamo un ottimo rapporto, parliamo molto, anche di cose extrabasket. Ripeto, io ragiono da playmaker e per questo devocercare di essere un'estensione del suo pensiero che va in campo. Tra i due ruoli ci deve essere totale sintonia.

Sulla situazione attuale, dopo sole tre partite giocate. Oltre che presto, abbiamo avuto un numero enorme di infortuni. Per il momento l'obiettivo è limitato a ritrovare la salute di tutti e riprendere il lavoro al completo, imparare a conoscerci. Quel che posso dire è che ho visto in gruppo tanta gente che sa giocare, esperta e motivata. E che vinceremo molte partite.

Su un tiro decisivo che gli sta particolarmente a cuore, al college nel 2010. Contro Indiana, sulla sirena, andando dentro in penetrazione. Perché bisogna sapere che tra noi di Illinois e Indiana c'è una rivalità fortissima e quella partita vale una stagione.

Sul derby di Bologna, che quest'anno non ci sarà. Qualcosa mi hanno spiegato, ma non saprei cosa dire. No, non conosco nessuno di loro, anzi fuori della Fortitudo non conosco proprio nessuno in Italia, a parte Phil Greene di Verona, che è delle mie parti, e Rayvonte Rice di Ravenna, che è uscito anche lui da Illinois. Ma sono uno che vuole imparare, presto conoscerò anche i giocatori italiani.

Sulla famiglia, lasciata in America. Ho tre figli, due femmine e un maschio, di nove, sei e due anni. I grandi vanno a scuola, portarli qui era troppo complicato. Tra breve verrà per qualche giorno mia moglie, poi tornerà con i bambini per le vacanze invernali. Ma è deciso, se vinciamo il campionato e resto qui anche l'anno prossimo come spero, sposterò tutti a Bologna.

(Foto di Fabio Pozzati)

VIRTUS-BRINDISI, LE FOTO
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91