il presidente della Fortitudo Gianluca Muratori - intervistato da Damiano Montanari su Stadio - ha così commentato il provvedimento della prefettura di Treviso che ha vietato la trasferta ai tifosi Fortitudo

Purtroppo è una sconfitta per lo sport. Siamo delusi e arrabbiati per i nostri tifosi che non potranno seguire la loro squadra del cuore. Sicuramente la Questura di Bologna non si è comportata così per la Supercoppa giocata solo qualche settimana fa. A questo punto mi complimento con la Questura bolognese per riuscire a gestire l'accesso dei tifosi che vogliono seguire la propria squadra.
Teniamo presente che i biglietti riservati alla Fortitudo per la trasferta a Treviso erano 150. Sarebbe stata plausibile o auspicabile una gestione più tollerante.


A questo punto potrebbero essere a rischio anche altre future trasferte per i tifosi dell'Aquila. Il rischio è ingiustificato. La Fortitudo è dotata di un servizio autonomo di supporto che può essere messo in campo, se richiesto o se concordato con la Questura di casa. Non vorremmo essere penalizzati a prescindere creando situazioni inconcepibili.

La multa per l'inno nazionale disturbato? Con il massimo rispetto per l'inno nazionale, i nostri tifosi non hanno fischiato, ma hanno semplicemente continuato a cantare inneggiando alla Fortitudo. Questo non significa disprezzare l'inno. Un dialogo con loro? Siamo sempre aperti e disponibili ad ogni forma di dialogo.
Anche con la Questura di Treviso? Cercheremo di comprendere il comportamento della preclusione e, se dovesse servire a chiarire le posizioni, sono pronto ad andare a Treviso per per definire le modalità e consentire ai tifosi di poter vedere la partita. Esattamente come è stato fatto con successo con la Questura di Brescia prima di gara 5 della finale playoff della scorsa stagione.

DIRITTI TV LNP, SI VA VERSO L'ACCORDO CON SKY
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE