Nell'ambito del processo "Global Service" i PM Morena Plazzi e Rossella Poggioli hanno chiesto la condanna a tre anni di reclusione per Gianluca Muratori, presidente di Fortitudo 103 e Bologna 1932. Lo riporta la cronaca di Bologna del Resto del Carlino.
Muratori, assieme ad altri due imputati - gli ingegneri Fiorenzo e Mirko Guidoreni, padre e figlio - è accusato di corruzione per atti contrari al dovere d'ufficio in un processo - partito nel 2010 da un esposto dell'ex deputato Enzo Raisi - che ormai è alle battute finali. Per il quarto imputato, Mauro Vogli, i PM hanno chiesto l'assoluzione perchè il fatto non sussiste.
La vicenda riguarda un maxi-appalto da 100 milioni di euro per il Global Service regionale, bandito nel 2008 dall'agenzia regionale Intercenter. Secondo la tesi dei PM, l'appalto fu truccato grazie alla corruzione fatta da Muratori nei confronti di Guidoreni senior, che era uno dei componenti della commissione aggiudicatrice. L'appalto fu vinto dalla cordata capeggiata dalla CCC (Consorzio Cooperative Costruzioni) a cui era associato il Cipea, poi confluito in Unifica di cui Muratori è direttore. Pochi mesi dopo una società del Cipea, la Best Masters servizi integrati, avrebbe dato una consulenza da 93mila euro a Mirko Guidoreni, che poi ne avrebbe incassati solo 51mila, accreditandone successivamente 25.900 al padre. Da qui la richiesta di tre anni di reclusione a testa per tutte e tre le parti.
Muratori ha dichiarato al Carlino: Sono assolutamente innocente, e confido quindi in una completa assoluzione. La sentenza è attesa per il 18 dicembre.

Update
Il giorno 11 dicembre 2015 Gianluca Muratori è stato assolto dall'accusa di corruzione impropria, con la seguente motivazione: perchè il fatto all'epoca non costituiva reato.

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