Che in Virtus qualcuno possa aver messo in discussione Alessandro Ramagli non è una novità. La posizione del coach livornese, subito dopo gara2 con Casale, è stata per alcune ore molto calda, e questo non è un mistero, come non è un mistero il fatto che per un certo periodo di tempo la proprietà è sembrata intenzionata a cambiare allenatore comunque fosse finita la stagione. Poi, un po' per l'intervento di Alberto Bucci, un po' per il netto cambio di passo della squadra, che da gara2 contro Roseto ha svoltato e ha finito in maniera trionfale la stagione, i problemi sembravano rientrati, e coach Ramagli pareva aver guadagnato
sul campo la riconferma e la possibilità di allenare in serie A la squadra che lui ha condotto nella massima serie, come confermato anche giovedì durante la presentazione di Alessandro Gentile dal presidente, Alberto Bucci, che ha anche lodato l'operato del GM Julio Trovato.

Negli ultimi giorni però è emerso qualche dubbio: il fatto che Ramagli fosse assente sia alla presentazione di Aradori che a quella di Gentile è stato notato, e prima rimarcato venerdì da Daniele Labanti sul Corriere di Bologna - che ha sollevato i primi dubbi, spiegando che il coach non è stato coinvolto nelle scelte di mercato - poi ripreso sabato dal Resto del Carlino - che ha ipotizzato addirittura un Ramagli che starebbe meditando di transare l'annualità di contratto residua per dubbi tecnici, in particolare sulla convivenza Aradori-Gentile. Probabilmente se ne parlerà nel CDA di domani, dove anche la posizione del GM Julio Trovato potrebbe finire in discussione. Insomma, ci sarebbe
una possibilità non nulla che a fine luglio, quindi a 20 giorni dal raduno, la Virtus si trovi senza due figure tecniche importantissime, in pieno periodo di mercato.

Che la nuova proprietà della Virtus abbia denaro e ambizioni europee - da subito - è indubbio, e lo provano i primi due acquisti. Per questo è lecito anche cercare un allenatore (ed eventualmente un dirigente) di livello europeo, se non c'è fiducia piena nelle figure attuali. A suo tempo sono stati fatti sondaggi con allenatori di alto livello (Banchi e Trinchieri, tra gli allenatori, e Baiesi tra i dirigenti) che però non sono stati concretizzati. A oggi la maggior parte dei coach italiani sono già accasati: un eventuale sostituto di Ramagli - in questo momento - probabilmente sarebbe compreso in una rosa ristretta, che comprende Paolo Moretti, Piero Bucchi che a breve potrebbe essere free agent, e Frank Vitucci, quest'ultimo rappresentato da Riccardo Sbezzi, lo stesso procuratore dei due Gentile, Aradori e Ndoja.
Di sicuro un Ramagli confermato, ma che iniziasse la stagione senza la piena fiducia della proprietà, rischierebbe grosso sin da subito, come ad esempio successe a Renato Pasquali nella Virtus 2008/09, sostituito da Boniciolli dopo appena 5 giornate. Il rovescio della medaglia - però - è il fatto che Alessandro Ramagli è amatissimo dal pubblico Virtus. Lui e Trovato, assieme ad Alberto Bucci, hanno costruito da zero una squadra che dopo la retrocessione è stata in grado di riconquistare giorno dopo giorno l'amore e la fiducia del pubblico bianconero. Loro hanno ottenuto risultati oltre ogni aspettativa, loro hanno migliorato la squadra prima con l'ingaggio di Bruttini e poi con quello di Stefano Gentile, col contributo fondamentale della nuova proprietà. E loro, infine, hanno ottenuto la promozione. Questo vuol dire, oltre al fatto che la conferma Ramagli se l'è meritata sul campo (ma trattandosi di professionisti, questo significa poco), che un eventuale suo avvicendamento sarebbe una mossa poco popolare, come hanno dimostrato le decine di messaggi a suo favore letti ieri sui social network.

VIRTUS, NON COSI' SOLIDA LA POSIZIONE DI RAMAGLI?
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91