Tanta gente (oltre cinquecento) in Piazza Azzarita prima e nel palasport poi, per il raduno della Fortitudo che già in serata andrà a Lizzano per iniziare la preparazione.
Le parole dei protagonisti.

Christian Pavani - E’ la mia prima volta da presidente, e ho davvero la pelle d’oca. Abbiamo l’obiettivo di fare 4800 abbonamenti, io vorrei confermare tutti quelli che già c’erano, mentre sul campo dico solo “semplicemente Fortitudo”, cercando di dare il massimo. Fuori dal campo, Torreverde si chiamerà Academy Sport Village, tante cose verranno presentate nei prossimi giorni, e anche per la questione main sponsor siamo molto avanti

Matteo Boniciolli - E’ stata una estate di sofferenza, gara 5 a Trieste mi è rimasta tanto tempo in testa, ma ora sono contento perché abbiamo fatto una squadra competiviva e stimolante per lo staff tecnico, dato che è finito un ciclo e ora ripartiamo con giocatori esperti in un contesto che vedrà 4 promozioni in due anni. Dobbiamo provarci, dopo aver salutato giocatori che ora sono andati in squadre migliori di quelle da cui erano stati presi, mentre noi abbiamo pensato alla Fortitudo, e abbiamo messo su una squadra con 10 titolari esperti e determinati. E’ intrigante e già completa, e potremo sperimentare di più rispetto all’anno scorso, dato che non dovrò insegnare ma allenare. Partiremo per colpa di due eroi con 5 trasferte consecutive, e per questo la nostra preparazione sarà fondata sul partire bene da subito, a differenza del passato. Poi ai nostri veterani non ci sarà bisogno di spiegare, ma avremo solo la necessità di tenerli in condizione. Siamo competivi, in contesti nei quali non c’è più bisogno del centro dominante ma di esterni importanti, e i nostri lo sono. C’è scetticismo? Il tifoso tifa a prescindere da quelli che sono giocatori e allenatore, e se qualcuno non è convinto tocca a noi far cambiare idea. Noi siamo stati competitivi, in questi anni, e penso ad una intervista che ho visto, su Roma Channel, a Falcao, che ha vinto un campionato in un ambiente che per pressioni non è diverso dal nostro. Lui il primo anno arrivò secondo, poi fece terzo, e infine primo.

Nazzareno Italiano - Sono orgoglioso di essere uno dei pochi ad essere rimasto, ma per me ora è come ricominciare da capo, perché ho un nuovo ruolo e ancora più voglia di dimostrare che posso provarci. E’ una novità stimolante: devo allenarmi ancora di più su cose nuove, e che ora dovranno essere concretizzate. Mi aspetto una A2 ancora più forte di quella dell’anno scorso, anche se la formula continua a non aiutare. E ripartiremo da Rimini come due anni fa: è un peccato, perdiamo il fattore campo del Paladozza e avrei preferito farne a meno. Spiegare ai nuovi l’ambiente Fortitudo? Non ce n’è bisogno, lo conoscono tutti.

Alessandro Amici - Ci sono tante aspettative, e noi siamo stati costruiti per salire il più in alto possibile, siamo qui per questo. I pregiudizi verso di me? Ho una etichetta addosso che è sbagliata, ma non ci penso e preferisco sia il campo a parlare. Mi sono preparato bene, grazie alla società che mi ha dato la possibilità di usare le sue strutture fin da subito.

Demetri Mc Camey - L’impressione iniziale è molto positiva, sono felice di essere qui e non vedo l’ora di iniziare. Conosco bene Legion, è uno che come me punta a dare il massimo. Ho appena conosciuto il coach, è stato un incontro piacevole, e mi ha dato subito le regole e gli obiettivi della stagione.

Alex Legion - Sono felice di essere rimasto in un gruppo forte ed esperto. Mc Camey? E’ una ottima guardia, capace sia di costruire per i compagni che di fare punti, e con lui trovare la chimica sarà molto facile. E’ bello essere stato confermato, sono rimasto per chiudere un cerchio e ottenere un obiettivo che l’anno scorso ci è sfuggito, e cominciare senza dovermi inserire in corsa renderà le cose più facili.

Marco Carraretto - E’ una nuova emozione, ho un ruolo diverso ed è una sfida personale in una società ambiziosa dove cercherò di dare il mio mattoncino di esperienza. E’ la squadra migliore che potevamo fare, il coach è contento e vede grandi potenzialità. Sul mercato siamo vigili in caso di possibili opportunità, ma per ora siamo contenti e solo strada facendo vedremo se e dove intervenire.

Luca Gandini - Sono arrivati giocatori come Fultz e Chillo che conoscono bene l’ambiente, e altri che non avranno bisogno di tanto tempo per inserirsi. Sappiamo quali sono i nostri obiettivi, in un campionato che resta una lotteria con solo una promozione su 32, e noi speriamo di migliorare rispetto all’anno scorso. I lunghi? Ormai siamo una razza in via di estinzione, ce ne sono rimasti pochi perché si privilegia il gioco sugli esterni. Io e Pini possiamo però dare una mano, poi avremo sempre Mancinelli in post basso che a questi livelli la può ancora spiegare a tutti.

Stefano Mancinelli - Sappiamo che abbiamo un compito difficile, ma siamo carichi perché conosciamo i nostri obiettivi. Conosciamo anche le aspettative dei tifosi, ma noi siamo pronti a lottare per farli felici. E io sono pronto a giocare in qualsiasi ruolo mi verrà chiesto.

Daniele Cinciarini - Possiamo essere una squadra pericolosa, a trazione anteriore ma con lunghi completi e intercambiabili. Abbiamo un roster lungo, servirà trovare la chimica ma abbiamo le carte in regola per fare bene. Sarà bello quest’anno iniziare già qui, non ci sarà il bisogno di adattarsi, e io sono contento di essere stato confermato. Abbiamo voglia di regalare soddisfazioni a tutti, società e tifosi in primis.

Robert Fultz - E’ una grande emozione essere ritornato, ci ho messo un attimo a dire di sì quando il coach mi ha chiamato. E’ il momento giusto per ritornare dopo tanti anni di esperienza altrove, ero andato via da ragazzo e ora sono cresciuto, sono più tranquillo e meno impulsivo, ed è bello ritrovare un mondo come questo.

Giovanni Pini - Essere il lungo della Fortitudo è una grande responsabilità, la società è ambiziosa e vuole fare cose importanti. Io non sono il classico lungo titolare, sono un giocatore che cercherà di fare movimento, aprire spazi, dare velocità e prendersi le proprie responsabilità quando ce ne sarà bisogno. Il pubblico è famoso, è appassionato, è quel qualcosa in più che ha la Fortitudo, sarà un piacere giocare qui.

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