Le parole di coach Alessandro Ramagli prima della serie contro Ravenna. Si inizia domani alle 18.30 al Paladozza.

Ravenna ritroverà il suo assetto perché ritroverà Marks, anche se non sappiamo quello che sarà lo starting five visto con Verona. La cosa molto significativa è che mi sembra si parli di una squadra che si sa adattare: un aspetto che ha contraddistinto anche le nostre serie. Ravenna ha vinto una serie 3-0 giocando partite che non superavano i 70 punti e una serie 3-1 con 90 punti segnati. Questo fa capire che sia una squadra che si adatta e assomiglia molto a noi che con Casale e Roseto ci siamo adattati: con Casale partite a basso punteggio, con Roseto invece partite di talento con punteggi molto alti, dove offensivamente abbiamo avuto un impatto importante. Ravenna è una squadra tattica, che attinge alle situazioni di squadra per indirizzare gli attacchi avversari. Offensivamente gioca in maniera molto ordinata; noi abbiamo talento ma la serie rimane molto aperta e molto bella, che potrebbe cambiare di partita in partita. Domani sera è molto importante avere presenza e un buon approccio perché è la gara che apre la serie."

La capacità di Ravenna di adattarsi dipende dal fatto che ha lo stesso roster da iniziò stagione? Questo aspetto non è legato solo a questa stagione ma già da tre anni. Ciò permette ad una squadra di avere un filo conduttore, soprattutto grazie ad una guida tecnica con un'identità ben precisa. È un'identità che Ravenna si porta dietro da tre anni, sapendo anche confermare un americano come Smith. Questo ha permesso a loro anche di arrivare a due vittorie dal primo posto in stagione regolare.

In stagione regolare due sconfitte con Ravenna: "Questa è una squadra molto duttile: all'andata noi perdemmo 90-75, con loro capaci di entrare nella partita dal punto di vista tecnico e tattico; il ritorno fu opposto, dove loro comandarono la gara del punto di vista difensivo. È stata capace di adattarsi molto più di noi e questo significa che sono una squadra di eccellenza. Non sono gli animali più forti quelli che sopravvivono, ma quelli che si sanno adattare. Io vorrei avere qualche sorcio nella mia squadra, per la capacità di adattarsi anche nella stessa partita. Su questo aspetto Ravenna è la squadra più forte di questo campionato: loro lo possono fare perché hanno strutture per cui possono mettere in pratica tante situazioni di gioco. Noi non dobbiamo pensare ma anticipare: se riusciamo a leggere e anticipare riusciremo a metterli in difficoltà."

Importante partire bene come non è successo nelle serie precedenti: "A me delle serie precedenti non interessa, anche perché abbiamo vinto 3-1 e 3-1. Ovviamente si vuole sempre partire bene, anche Milano e Venezia volevano partire bene. Se partiremo bene sarà un aspetto positivo, ma se non dovesse essere così non ci saranno drammi e ci adatteremo alle situazioni. Sono convinto che dal punto di vista mentale domani sara più facile rispetto alle serie precedenti, perché ormai siamo arrivati al punto in cui ci sono le quattro squadre più forti. Ora conto mettere in campo le proprie armi perché non c'è una squadra più debole di altre: sono tutte partite da giocare fino all'ultimo secondo, con il gusto di goderti ogni possesso offensivo e difensivo. Non c'è niente da esorcizzare, se andiamo sotto 0-2 e poi si vince 3-2 mi interessa quello. Le dinamiche dei playoff sono molto precise, che iniziano alle 18.30 e finisco alle 20.30 alla sirena finale. Quanto più ti fai condizionare da una bella vittoria o una brutta sconfitta hai perso già la possibilità di farti trovare pronto alla partita successiva."

Una Virtus cresciuta ma manca ancora qualcosa per arrivare al meglio? "Quanto siamo vicini alla miglior Virtus possibile non so dirlo, perché è difficile capire quanto una squadra può crescere in un momento della stagione come questo. Ndoja e Gentile escono entrambi da due gravi infortuni: questo in termini di freschezza è stato importante, perché una volta recuperai dal punto di vista fisico, hanno la testa più leggera e anche fisicamente sono più freschi. Questo però è attinente alle prime sue serie, perché ora si omogeinizza tutto un po' di più, perché ad un certo punto dei playoff si perde un po' di freschezza. Per lo stesso motivo credo che un giocatore molto pericoloso ecome Marks sarà un problema per noi, perché rientra dall'infortunio con freschezza fisica e mentale: nelle prime due partite potrebbe essere un fattore."

Virtus favorita nella serie? "Non me ne frega niente di essere favorite. Mi fa godere essere in semifinale. Favorite tra le semifinali non ce ne sono e non me ne frega niente. Sono andato a pranzo con Boniciolli e neanche a lui frega qualcosa, come a Dalmasson e Antimo Martino."

(foto Roberto Serra- Iguana Press)

Il video, grazie a Laura Tommasini di Sportpress.

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