SEGAFREDO BOLOGNA

Spissu - voto 7,5 – (23pti, 4/4, 8/8, 1/4) - Senza andare di dinamite, ma restando un continuo bastonatore di Roseto. Produce alla grande, si diverte, gioca e fa giocare, non lo fermano mai.
Umeh - voto 7,5 – (23pti, 4/4, 5/5, 3/6) - Poi ovvio che se avesse giocato nel secondo tempo come nel primo ci sarebbe da far monumento in piazza. Ma quello che fa all’inizio basta e avanza, indirizzando la partita e uccidendo le altrui velleità. Se la sfanga anche dietro, con Smith che i cesti se li deve sudare.
Rosselli - voto 6 – (5pti, -, 1/1, 1/2) - Non c’è particolare bisogno delle sue esaltazioni, lascia fare i compagni e si limita a ricordare che c’è, in caso di bisogno.
Ndoja - voto 7 – (12pti, -, 3/6, 2/4) - Lasci Ermal Meta e pensi alle robe nostre: poteva essere la domenica bestiale di Concato, diventa la splendida giornata di Vasco quando Vasco era ancora vivo. Bravo ad ammazzarla nel secondo tempo.
Lawson - voto 6,5 – (13pti, 1/2, 6/10, 0/2) - Piaceri perversi per come apre la partita in attacco. Poi è debolezza post orgasmica anticipata, perdendo spazio dietro e gestendola più di inerzia che non di grinta.
Gentile - voto 6,5 – (14pti, 2/4, 3/4, 2/7) - Momenti di genalità sparsa, un po’ di nervosismo alla fine e cazzimma che tornerà utile eccome.
Spizzichini - voto 6 – (0pti, -, -, 0/1) - Un po’ di difesa e poco altro gli viene dimandato.
Bruttini - voto 6,5 – (5pti, 1/1, 2/2, -) - Se ne apprezza il non essersi dimenticato come rendersi utile anche nella produzione e non nel semplice gregariato.
Michelori - voto 6 – (2pti, -, 1/1, -) – Sbuca dalla panchina, mette manata a canestro, saluta e torna in panca. Veni, vidi, tap-inici.


SHARKS ROSETO

Fultz - voto 5,5 – (12pti, -, 0/1, 4/6) - Lavora bene davanti, ma dietro Spissu nemmeno gli fa leggere la targa, come da abusata metafora.
Smith - voto 6,5 – (19pti, 7/7, 0/5, 4/10) - Spara nella sofferenza di chi lo pressa ovunque. Solo un boom nel terzo quarto.
Casagrande - voto 5,5 – (5pti, -, 2/4, 0/1) - Cicca per sfortuna e per leggerezza roba che diventa benzina virtussina.
Amoroso - voto 5,5 – (7pti, 1/2, 3/4, 0/4) - Cerca di stare in campana, ma non è giornata pur provandoci fino alla fine.
Sherrod - voto 7,5 – (23pti, 3/4, 10/12, 0/1) - Gli danno spazio e lo sfrutta alla granderrima.
Mei - voto 5,5 – (3pti, -, -, 1/2) – Guarda in lontananza.
Piazza - voto 5 – (0pti, -, -, 0/2) – Poca roba.
Fattori - voto 6,5 – (9pti, 1/1, 4/5, 0/1) - Nomen omen, anche se da solo non si vince.
Radonjic - voto 6 – (3pti, -, -, 1/1) – Un cesto.
D’Eustachio - voto NG – (2pti, -, 1/1, -)

Ramagli - Pubblico caldo, rumoroso, molto corretto: per Roseto è stata la degna chiusura di un campionato straordinario al di là di ogni più rosea aspettativa. Chi pensa che non fosse competitiva non capisce di pallacanestro. Complimenti a tutto l’ambiente per l’ospitalità, e in bocca al lupo al coach che lo vedo come un mio fratellino minore. Noi abbiamo ripetuto gara 3, facendo bene davanti e un po’ meno bene dietro in certe situazioni, non facendocela però mai scappare di mano e senza farci prendere dall’ansia: vincere due volte su questo campo non è semplice. Eravamo in 32, ora siamo rimaste in 4, e gli americani direbbero che quelle che arrivano a questo punto sono tutte vincenti. Ora guardiamo a chi affronteremo, ma essere arrivati qua dopo un campionato snervante e con tutte le difficoltà avute è un merito del gruppo, che ha avuto testa, gambe e palle. Mi piacerebbe che ora ci potessimo godere questo sprint finale usando tutte le nostre carte e qualità, ma anche godendocela senza pensare ad avere una spada di Damocle sulla testa. Lo sport non ne dovrebbe avere, penso solo che ora dobbiamo essere consapevoli di aver fatto una grande stagione, e ora cerchiamo di fare ancora meglio e coronare il sogno della finale prima e della vittoria poi. Siamo stati bravi, ma il 17 agosto questa cosa non era scontata, ce la siamo costruita giorno per giorno, lavorando per sfruttare le caratteristiche di ogni giocatore: ho sempre detto che questa era una buona squadra, ma da qui a pensare di fare una stagione come questa non era facile. E’ un segnale di grande crescita, questi giocatori ogni giorno hanno tenuto lo sguardo dritto su quello che c’era davanti e, in testa, la voglia di fare il meglio per la maglia che indossano. I complimenti li giro alla squadra, ma vorrei che ricordassimo che c’è stato anche un 17 agosto. Gara 1? Toppata per motivi psicologici più che fisici, c’era la voglia di andare avanti ma senza la possibilità di sbagliare, e il mio collega di pianerottolo dice sempre che averne due di fila in casa all’inizio non è un vantaggio, se sbagli ti cade il mondo addosso. Poi torni sul pezzo e vinci due volte su due sia a Casale che Roseto, ma noi dobbiamo ricordare che non dobbiamo dimostrare niente a nessuno, se non a noi stessi. Non dimenticando che ci sono anche gli avversari, che si possono anche avere battute d’arresto, ma ricordando che si può anche rimediare, perché questi sono i playoff. Si può vincere in trasferta e perdere in casa, perché alla fine quello che conta è arrivare a 3 punti: due volte ce l’abbiamo fatta, e siamo rimaste in quattro dopo aver lasciato tante squadre per strada. Umeh? Il canestro più importante è stato il primo, abbiamo cercato di disegnare il primo possesso per farlo concludere, e ha segnato. Questo è stato il primo input, con idea per cui ringrazio i miei collaboratori. La sua prestazione, al di là delle cifre, va valutata sulle percentuali di Smith nelle quattro partite, e non solo oggi: Smith è giocatore di alto livello, ma non ha mai superato il 40%, anche quando ha fatto tre volte 2+1 e sembrava avesse tirato con il 101%. Questa è la sua maturità, ha giocato contro il miglior attaccante del campionato ed ha focalizzato sulla difesa, oggi ha anche segnato, ma in queste 4 gare ha cercato soprattutto di limitare Smith. Spissu? Non ha finito gara 3, è rimasto a sedere perché non deve piangersi addosso e perché non deve pensare che gli è stato tolto il giocattolino. I miei collaboratori hanno toccato con lui questo tasto, io anche, e lui da sardo duro ha reagito. Non dimenticando che è il play titolare della Virtus ed è del 1995, con un vissuto cestistico per cui una cosa del genere ancora non gli era successa. Ravenna? Ci ha preso a schiaffi due volte in campionato, e ricordo che Roseto sembravano essere gli scemi del villaggio, ma avevano vinto poche volte meno di noi. A maggior ragione Ravenna: dobbiamo essere concentrati, è una delle Top Four, e a questi livelli nessuno è da sottovalutare. Sarà una serie diversa, serviranno tasti diversi, aver chiuso in 4 partite ci darà più tempo per prepararla mentre loro stanno lavorando già da qualche giorno.
FORTITUDO - TREVISO, LA COPERTURA MEDIATICA DI GARA 4
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91