Guido Rosselli è stato sentito da Paolo Di Domizio durante il Virtus Day Time, il programma in onda tutti i giorni su RadioBolognaUno. Ecco le parole del capitano della Virtus Segafredo Bologna.

Trenta minuti di buon basket, poi un blackout che ha fatto rientrare Trento nell'ultimo quarto: "Dobbiamo ancora imparare a gestire questo tipo di situazioni, perché era plausibile che nell'ultimo quarto Trento facesse di tutto per rientrare in partita. Noi, in quelle situazioni, dobbiamo essere più lucidi nel gestire palloni, nel fare le chiamate giuste e nel gioco in generale. Anche difensivamente più attenti perché non girando bene in attacco ma tenendo in difesa allora magari gli avversari rimangono a distanza di sicurezza e non rientrano facilmente in partita; questo fa tutta la differenza."

Dopo la sirena finale, da capitano hai parlato ai compagni dopo la sconfitta: "Dobbiamo stare lì con la testa, sappiamo che dobbiamo lavorare. Siamo ancora un po' indietro; abbiamo avuto soltanto una settimana di lavoro insieme. Non c'è da fasciarsi la testa, era solo la prima, ce ne sono altre ventinove per cui continueremo a lavorare a testa bassa."

La consapevolezza di essere stati sul +18 sul campo di una finalista della scorsa stagione: "Abbiamo fatto sicuramente delle cose positive nell'arco dei 40' e sono queste le cose da tenere. A momenti, specialmente nei primi due quarti, abbiamo espresso davvero un bel gioco e una bella pallacanestro. Dobbiamo quindi tenere ciò che abbiamo fatto di buono e lavorare sulle altre cose che non sono andate."

Dal campo, il fischio antisportivo nel finale? "Il fischio da regolamento ci stava, quindi l'arbitro lo fischia. Sicuramente noi potevamo evitare di arrivare a quel punto: anche il fatto di arrivare con ancora due falli da spendere nell'ultimo minuto del quarto vuol dire che non eravamo stati aggressivi nella maniera giusta. Sappiamo com'è il regolamento e quindi dobbiamo stare attenti nel fare fallo: anche in quel caso ci è mancata ancora un po' di presenza."

Ora pronti per preparare il debutto casalingo di domenica: "Finalmente iniziamo in casa, davanti al nostro pubblico e ai nostri tifosi: questo ci darà ovviamente un'ulteriore spinta. Sappiamo che sarà una partita difficile, Capo d'Orlando è molto più avanti per quanto riguarda il gioco in generale, perché doveva preparare la doppia sfida con Saratov, oltretutto vinta molto bene. In più, dunque, saranno ancora più galvanizzati dalla vittoria e dalla qualificazione in Champions League: sarà una partita difficile da affrontare in maniera forte e dura sin dall'inizio."

(foto Virtus Pallacanestro)

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