Capitano di Torino e giocatore che, per tanti motivi, domenica giocherà con motivazioni extra. Abbiamo sentito Stefano Mancinelli.

Intanto, la situazione di Torino: dai recenti risultati, sembrate in gran forma. “Noi stiamo bene, stiamo attraversando un gran bel momento. Penso di far parte di una buona squadra, anche se purtroppo in stagione non lo abbiamo sempre dimostrato. E so che ci aspetta una gara dura, forse anche peggio della trasferta di Milano: sarà una battaglia, con novemila persone a guardarci”.

Ti aspettavi una Virtus in questa condizione di classifica? “All’inizio dell’anno sinceramente no. Non penso ci possano essere state colpe del coach, perché Giorgio Valli mi piace molto. Ma ci sono stagioni che nascono male: noi all’inizio non vincevamo mai, e quando ti capita l’unica cosa che devi cercare di fare è limitare i danni”.

Giovedì sera la Virtus andrà in ritiro. “Ho letto. A me qualche volta è capitato: non sono un amante di queste soluzioni, che però possono servire per fare gruppo. Poi so che Alberto Bucci è stato un allenatore ed è un grande conoscitore di basket, per cui se ha deciso così ci sarà un motivo, anche se è normale che io speri non serva loro tanto”.

Domenica i tifosi bianconeri ti beccheranno, e si presume che la FIP una multa la dovrà imporre. “Non prenderò percentuali sulle eventuali multe… Comunque io sono tranquillo, carico, e non penserò alla Virtus ma solo al fatto che ci giocheremo la serie A. E non avrò paura di novemila virtussini pronti ad insultarmi”.

Una gara del genere come la si prepara? “Non siamo sicuramente leggeri, e cercheremo di giocarcela come se fosse una finale. Siamo carichi, vogliamo chiudere con la salvezza e saremo concentratissimi per centrarla già domenica sera. La Virtus invece deve vincere per forza, e potrebbe non bastare”.

Tu da uno spareggio salvezza ci sei già passato, con la Fortitudo a Teramo “Quella volta c’erano problemi con la società, ora la mia situazione è molto diversa, perché Torino è una realtà seria: non abbiamo ottenuto i risultati sperati, ma siamo tranquilli e sereni. Affronteremo una battaglia, ma siamo concentrati e siamo giocatori abituati sia a vincere che a giocare gare di questo livello. Io gioco da una vita e ho fatto delle finali, Dyson ha vinto lo scudetto, tra i miei compagni c’è chi ha giocato in NBA e che comunque ha un sacco di esperienza”.

Parlando di Fortitudo, la stai seguendo? “Seguo i risultati e cerco di vederla su internet. Sono contento che ci sia il solito pubblico, la squadra mi piace e penso che Boniciolli abbia fatto un grande lavoro, ottenendo risultati che forse con un altro allenatore non sarebbero mai arrivati. Ora aspettiamo di vedere cosa capiterà nei playoff”.

Lo sai che chiunque dica di volersi avvicinare alla Fortitudo ti vuole prendere come punto di partenza? “Io con il mondo biancoblu ho un rapporto veramente super. La cosa mi lusinga, ma più che leggere di queste cose non so. Se ne era parlato ai tempi del Principe belga, ma di fatto non ho mai avuto veri contatti, ed è sempre difficile capire se queste notizie che escono fuori siano poi vere o no”.

Per chiudere, una chiave mentale per la gara di domenica? “Partire forte e aggredire la partita: se la Virtus dovesse iniziare male potrebbe spaventarsi, e chiudere punto a punto con molta paura sulle spalle”.

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