Dopo più di due mesi di assordante silenzio la Virtus è tornata a parlare e l’ha fatto con due interviste in simultanea, di Renato Villalta (Gazzetta) e Claudio Albertini (Repubblica). E dopo le parole si dovrebbe anche passare ai fatti: domani è infatti in programma il CDA che dovrebbe dare il via ufficialmente al mercato bianconero. I primi colpi potrebbero essere Valerio Mazzola e la conferma di Ndudi Ebi. Inoltre probabilmente si farà ricorso contro la penalizzazione, ritenuta ingiusta.

Che cosa si può dire sulle parole di Villalta e Albertini? Hanno fatto il punto della situazione con sincerità e crudo realismo, e l’unica cosa che si può imputare loro è il tempismo. Fossero state dette prima, queste parole avrebbero preparato i tifosi a una stagione di vacche magre, mentre così il -2 di venerdì scorso è arrivato come una secchiata d’acqua gelida nella schiena.

A mo' di commento, ci permettiamo qualche osservazione su punti specifici.

=> Fondazione. Il modello della proprietà condivisa, e della Fondazione in particolare, sta mostrando i suoi limiti, che paiono notevoli. I soci entrano con una quota fissa (25mila, 50mila, 100mila, a seconda del "tipo" di sostegno scelto), e poi non sono chiamati a ulteriori versamenti. In tal modo ogni volta che c’è bisogno di soldi - e a quanto pare capita spesso - bisogna fare il giro delle sette chiese, e non tutti sono d’accordo a versare. D’altronde, non sono nemmeno tenuti a farlo. E come ha spiegato Albertini c’è una parte della Fondazione che finanzia spesso (le coop e IGD in particolare) ed altri molto meno. Vero che all’orizzonte non c’è l’uomo solo al comando, ma questo è il modo migliore per gestire una società sportiva? Non sarebbe meglio che chi finanzia di più avesse la maggioranza delle quote?

=> Penalizzazione. Se veramente l’errore è dovuto a un’interpretazione errata di regole non chiare, è giusto fare ricorso e provarci. Ma se il ricorso (come probabile) verrà respinto e il -2 resterà il responsabile sarà l’AD Piergiorgio Bottai, come ha spiegato Albertini. E si spera sia chiamato a risponderne, perchè il danno causato è veramente enorme, soprattutto dal punto di vista di una credibilità da ricostruire. Succederà? L'impressione è che comunque vada Bottai goda della fiducia del CDA.

=> Budget. Ormai si è capito, sarà di minima, e si andrà sul 5+5 anche e soprattutto per spendere meno. Pensando che oltretutto si partirà da -2, salvo vittoria nel ricorso, va detto chiaramente che questa squadra partirà per salvarsi. Questo passa il convento e questo si prende, ma la cosa fa davvero specie, anche facendo confronti con altre proprietà delle società di serie A, che a parte poche eccezioni non sono certo costituite da munifici mecenati.

=> Campagna abbonamenti. Dovrebbe partire a breve, dopo il CDA e la partenza del mercato. Albertini ha spiegato che la Virtus incassa un milione da abbonati e biglietti (1.1 per la precisione). O almeno, così ha incassato l’anno scorso. Il rischio concreto è che con queste premesse gli abbonati calino, e quindi calino anche le entrate. Anche perchè si resta allla Unipol Arena e ci sarà quindi presumibilmente ampia disponibilità di biglietti a prezzo agevolato come negli scorsi anni. E se gli incassi da botteghino dovessero calare ancora, le casse bianconere andrebbero ancora di più in sofferenza, la Fondazione sarebbe chiamata a ripianare di più, e così via in una brutta spirale discendente. Bisogna solo sperare che più gente possibile si abboni decidendo di restare vicino alla squadra, perchè altrimenti la china potrebbe diventare ripida e preoccupante.

=> Sabatini. Sia Villalta che Albertini hanno confermato le sue parole di qualche mese fa, ovvero che l’ex proprietario e AD ha messo “un milione” (in realtà 850mila) a copertura del pregresso generato dalla sua proprietà e gestione. Quindi questo discorso è chiuso: se salteranno fuori altri debiti relativi al passato (Gigli, ad esempio) sarà Virtus Pallacanestro a doverne far fronte. E se il debito iniziale non è stato eroso, come ha detto Albertini, significa che bisogna mettere in conto un altro bel periodo di sofferenza.
Inoltre ora Sabatini è “creditore della Virtus”, per il palazzo. L’impressione esterna è che in Fondazione, o almeno in una parte di essa, la sua parola sia ancora ascoltata.

=> Settore giovanile. E’ un “feticcio” che viene tirato fuori spesso e volentieri, parlando di prodursi in casa i propri giocatori. La cosa vale fino a un certo punto, però. E’ vero, col settore giovanile si producono tanti giocatori, soprattutto di minors, e con i loro parametri negli anni si rientra delle spese. Però di giocatori di serie A al momento ci sono Fontecchio e Imbrò e basta. Anche perchè negli anni scorsi vari giocatori validi - che adesso giocano in serie A - sono stati ceduti o sono stati persi, per motivi diversi: si pensi a Tommasini, Moraschini, Vitali, Baldi Rossi, e adesso alla strana “scelta tecnica” su Pechacek. Inoltre se dovesse emergere un potenziale fenomeno, un nuovo Belinelli per intenderci, sarebbe di fatto impossibile trattenerlo. Una qualsiasi società di serie A più danarosa potrebbe svincolarlo pagando un parametro di soli 70mila euro, oppure lui stesso potrebbe salutare gratis decidendo di andare al College. In sostanza il settore giovanile è un’ottima cosa, di sicuro quella che funziona meglio in Virtus, anche per il lavoro di tecnici preparatissimi come Consolini e Sanguettoli, ma da solo non può bastare.

=> Prospettive. C’è stato, purtroppo, un cambio epocale, e non in positivo. Renato Villalta l’anno scorso dichiarò più volte che l’obiettivo della Virtus era quello di tornare stabilmente tra le prime quattro entro 2-3 anni. Dato che lui è il presidente e ha un ruolo di rappresentanza è evidente che avesse avuto rassicurazioni in tal senso, per fare certe dichiarazioni più volte. Pochi mesi fa Villalta era andato a parlare con Jordi Bertomeu, ricordando al CEO di Eurolega che la Virtus c'era, e aveva intenzioni serie per il futuro. Oggi invece il presidente dice esplicitamente che si vive alla giornata, e non si possono fare proclami. Cosa è cambiato? E perchè? Sarebbe il caso che qualcuno lo spiegasse.

CHIETI - FORTITUDO, IL DOPOPARTITA
PESARO - FORTITUDO SUPERCOPPA 2001, PAGELLE E STATISTICHE