In casa Virtus si lavora per completare la squadra, e per definire i dettagli della campagna abbonamenti, che come ha spiegato il presidente Bucci, partirà dopo la metà di agosto, quindi dopo il raduno delle Vu Nere 2017/18, anch'esso previsto poco dopo Ferragosto.
Per quel che riguarda invece la squadra, il CDA ha ribadito la fiducia in Ramagli e Trovato, e ha ufficializzato le conferme che erano nell'aria da tempo. Oltre a Pietro Aradori e Alessandro Gentile faranno quindi parte della squadra Stefano Gentile, Michael Umeh, Kenny Lawson, Klaudio Ndoja e Guido Rosselli, probabile nuovo capitano.
La società è ancora sul mercato, in cerca degli ultimi tasselli. E' stata definita la questione Shane Lawal, recependo le indicazioni del CDA. Il centro nigeriano arriverà a Bologna non subito, come si pensava inizialmente, ma alcuni giorni prima del raduno, per sostenere le visite mediche e i test atletici del caso per verificare la perfetta guarigione dall'infortunio al tendine rotuleo che gli ha fatto saltare tutta la scorsa stagione. Se tutto andrà bene l'accordo raggiunto verrà ratificato, e l'ex Sassari e Barcellona sarà il centro titolare della Virtus.
Questione playmaker: si cerca un regista americano che - per usare le parole di Ramagli - dovrà avere grande capacità gestionale, bravo a scegliere le opzioni offensive, con buona tenuta difensiva e, quando serve, il guizzo individuale. Sarà probabilmente il ruolo chiave, dato che avrà il compito di far girare tutta la squadra e di innescare volta per volta le due bocche da fuoco principali, ovvero Aradori e Gentile. Girano ancora i nomi di Eric Maynor e Dominic Waters, ma il fatto che la Virtus non abbia affondato il colpo fa pensare che si cerchi qualcosa di meglio, anche perché la cifra a disposizione per il regista sarebbe piuttosto corposo.
Infine, l'ala forte. La novità - emersa ieri - è che la Virtus non la cercherebbe più, e sarebbe intenzionata a partire con quattro stranieri, giostrando Ndoja e Rosselli nello spot di "numero 4", con all'occorrenza minuti tattici di Lawson e Alessandro Gentile. Se così sarà, sarà una novità, e un netto cambiamento di rotta rispetto alle intenzioni iniziali della società, ovvero di fare una squadra con 7 italiani e 5 stranieri, e anche rispetto alle dichiarazioni di Alessandro Ramagli, che pochi giorni fa ha tracciato il profilo dell'ala forte cercata, spiegando che che può pure arrivare alla fine, a completamento. Che conosca il gioco perimetrale e, dietro, cambi su tutti. Chiaramente un conto è arrivare alla fine, dopo il raduno (anche per capire eventuali esigenze dopo i primi giorni di lavoro, oltre che per una questione di prezzi), un conto è non arrivare proprio. L'idea di partire con uno straniero in meno era già stata ventilata per la questione playmaker, pensando all'ingaggio di Giuri. Poi l'idea è stata abbandonata, e ci si è diretti su uno straniero. L'idea di dare fiducia a Ndoja e Rosselli ha sicuramente fascino, ma in un campionato in cui tutte le squadre giocano con almeno cinque stranieri, e parecchie con sette, partire con uno in meno sarebbe una scelta singolare e rischiosa, soprattutto in una squadra che ha ambizioni di un certo tipo.

MARCO CUSIN UFFICIALE A MILANO
BIGNAMI CASTELMAGGIORE - UPEA CAPO D'ORLANDO 93-91